Dopo otto anni di 4G, il 2020 sarà l’anno del grande passo verso il 5G. Cosa è cambiato rispetto al 2012? E quali offerte saranno riservate al 5G?
Una nuova indagine di SosTariffe.it confronta le offerte del 2012 con quelle dei giorni nostri: a parità di prezzi, ora si punta tutto sulla connettività, crescono i GB offerti e non c’è più limite a chiamate ed SMS.
L’indagine ha tenuto conto soltanto dei pacchetti proposti al momento del lancio del 4G (nel 2012) e delle attuali offerte Vodafone e Tim sul 5G.
La prima analogia che emerge dal confronto riguarda i prezzi. I costi dei pacchetti sono lievitati di pochissimo, circa 1 euro, passando dai 20,59 di canone mensile al momento del lancio del 4G, ai 21,46 euro richiesti in media per i pacchetti oggi sul mercato. A parità di prezzi, le offerte per accedere alle reti di quinta generazione offrono però molto di più, soprattutto in termini di chiamate e messaggi.
Basti pensare che. ai tempi del 4G, i minuti medi inclusi nei pacchetti-tipo erano 101. Anche gli SMS inclusi erano in media 101. Oggi invece minuti ed sms sono di solito illimitati.
La vera novità è rappresentata dalla quantità di GB mensili compresi nei pacchetti. Mentre nel 2012 ci bastavano in media soltanto 5 GB di traffico internet al mese, oggi le compagnie ci propongono una media di 50 GB mensili. Una valanga di dati, 10 volte di più rispetto a otto anni fa.
Senza dimenticare che le reti 5G ci consentiranno di navigare a una velocità di 20 Gbps, pari a 20 volte superiore rispetto all’attuale rete 4G, che resta oggi la più utilizzata. Nonostante il lancio a giugno 2019 infatti, le nuove reti sono al momento accessibili soltanto da alcuni città italiane: Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli.
Le cose dovrebbero migliorare soprattutto a fine anno, grazie anche al lancio di tanti smartphone compatibili con il 5G, iPhone in primis.
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