Scoperto un modo per attaccare Siri tramite onde ultrasoniche

Siri e altri assistenti virtuali possono subire attacchi tramite onde ultrasoniche per leggere messaggi, effettuare telefonat o scattare foto.

Alcuni ricercatori della sicurezza hanno scoperto un modo per dirottare di nascosto Siri e altri assistenti digitali per smartphone utilizzando onde ultrasoniche, suoni che normalmente non possono essere ascoltati dagli umani.

SurfingAttack

L’attacco, impercettibile all’orecchio umano, può essere utilizzato per leggere messaggi, effettuare telefonate fraudolente o scattare foto all’insaputa dell’utente.

L’exploit utilizza onde sonore ad alta frequenza e impercettibili per attivare e interagire con l’assistente digitale di un dispositivo. Mentre attacchi simili sono emersi in passato, SurfingAttack si concentra sulla trasmissione di queste onde attraverso materiali solidi, come i tavoli.

I ricercatori hanno scoperto che potevano utilizzare un trasduttore piezoelettrico da 5 dollari, attaccato alla parte inferiore di un tavolo, per inviare queste onde ultrasoniche e attivare un assistente vocale a insaputa dell’utente.

Utilizzando queste onde ultrasoniche impercettibili, il team è stato in grado di attivare gli assistenti vocali ed emettere comandi per effettuare telefonate, scattare foto o leggere un messaggio che conteneva un passcode di autenticazione a due fattori.

Per nascondere ulteriormente l’attacco, i ricercatori hanno prima inviato un comando impercettibile per abbassare il volume di un dispositivo, per poi registrare le risposte utilizzando un altro dispositivo nascosto sotto un tavolo.

SurfingAttack è stato testato su un totale di 17 dispositivi e si è rivelato efficace contro la maggior parte dei modelli. Alcuni dispositivi iPhone, Google Pixel e Samsung Galaxy sono vulnerabili all’attacco, sebbene la ricerca non abbia rilevato quali specifici modelli di iPhone siano stati testati.

Tutti gli assistenti digitali, inclusi Siri, Google Assistant e Bixby, sono vulnerabili.

Solo l’Huawei Mate 9 e il Samsung Galaxy Note 10+ erano immuni all’attacco, anche se i ricercatori attribuiscono questo dato alle diverse proprietà sonore dei loro materiali. Hanno anche notato che l’attacco è stato meno efficace se usato su tavoli coperti da una tovaglia.

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