Facebook ha cercato di acquistare uno strumento per spiare gli utenti iPhone

Continuano ad emergere diversi dettagli circa lo spyware pensato da Facebook per spiare gli utenti iPhone.

Negli ultimi anni, Facebook ha avuto diversi problemi riguardanti privacy e sicurezza e ora sono emersi ulteriori dettagli nell’ambito di un nuovo processo giudiziario tra l’azienda di Zuckerberg e la società di spyware NSO Group.

A quanto pare, Facebook avrebbe tentato di acquistare spyware governativi per poter monitorare gli utenti di iPhone e iPad. Quando Facebook stava iniziando a costruire il proprio spyware nascosto all’interno di un’app VPN, Onavo Protect per iOS e Android, la società di social media ha contattato NSO Group che crea spyware per agenzie governative.

Una dichiarazione del CEO di NSO Group, Shalev Hulio, ha rivelato che “due rappresentanti di Facebook si sono rivolti a NSO nell’ottobre 2017 e hanno chiesto di poter utilizzare determinate funzionalità di Pegasus“.

Sembra che i rappresentanti di Facebook non fossero interessati all’acquisto di Pegasus come strumento di hacking, ma più come un modo per monitorare in maniera più efficace i telefoni degli utenti che avevano già installato Onavo.

In particolare, Facebook riteneva che Pegasus avrebbe dato loro un grosso vantaggio, poichè spiare gli utenti di iPhone e iPad è molto più difficile rispetto a quelli Android.

NSO si è rifiutata di vendere Pegasus a Facebook, che ha comunque creato e lanciato Onavo all’inizio del 2018, nascondendo il suo spyware dietro un’app VPN. Apple ha successivamente rimosso Facebook Onavo Protect dall’App Store nell’agosto del 2018.

Nel 2019 Facebook l’ha riconfezionata come “App di ricerca” e ha cercato di pagare gli adolescenti per installarla sui loro dispositivi. Fortunatamente, nel febbraio 2019 anche l’app di ricerca è stata chiusa e Facebook ha finalmente abbandonato il progetto Onavo.

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