Apple chiude temporaneamente alcuni store per le proteste negli Stati Uniti

Per la sicurezza dei dipentendi, gli Apple Store negli Stati Uniti sono stati chiusi a seguito delle proteste per l'uccisione di George Floyd.

Apple ha temporaneamente chiuso la maggior parte dei suoi store negli Stati Uniti per garantire la sicurezza di dipendenti e clienti durante le proteste scatenate dall’uccisione di George Floyd a Minneapolis.

apple store danni usa

Negli ultimi giorni, numerosi Apple Store sono stati presi di mira da saccheggiatori e vandali, che spesso hanno poco a che fare con le persone che protestano per far sentire la loro voce dopo l’uccisione di George Floyd da parte di un polizziotto. Diversi negozi Apple sono stati danneggiati, con vetrine rotte e prodotti rubati.

Apple ha provveduto alla chiusura di tutti gli store fino alla mezzanotte di oggi 1 giugno, ma se le proteste dovessero continuare le aperture verrebbero posticipate di qualche giorno. L’azienda ha anche provveduto a svuotare gli store per evitare furti:

Per garantire la salute e la sicurezza dei nostri team, abbiamo deciso di chiudere alcuni dei nostri negozi negli Stati Uniti.

Tra l’altro, nel paese erano stati riaperti solo 140 dei 217 negozi al dettaglio in seguito alle precauzioni legate alla pandemia di COVID-19 che ha colpito anche gli Stati Uniti.

Uno dei primi negozi presi di mira è stato Apple Uptown a Minneapolis, che è stato vandalizzato e saccheggiato alcuni giorni fa. Le successive proteste hanno portato al danneggiamento e al saccheggio di altri store a Portland, Filadelfia, Brooklyn, Salt Lake City, Los Angeles, Charleston, Washington, DC, Scottsdale e San Francisco. I prodotti Apple rubati dai negozi vengono resi inutilizzabili subito dopo aver lasciato l’edificio e possono essere monitorati dalle autorità. Tali misure di sicurezza non hanno scoraggiato i manifestanti.

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