Il CEO di Apple Tim Cook ha inviato una nota ai dipendenti per affrontare tematiche molto delicate come l’omicidio di George Floyd e le proteste che questa vicenda ha scatenato in tutti gli Stati Uniti.
Nella lettera, Cook condanna l’omicidio di Floyd e a chiede ai dipendenti Apple di essere portavoci e strumenti di cambiamento per la “creazione di un modo migliore e più giusto per tutti“.
Venerdì scorso, l’ormai ex agente di polizia di Minneapolis Derek Chauvin è stato filmato mentre poggiava con forza un ginocchio sul collo di Floyd durante il suo arresto. Un secondo video mostra altri tre ufficiali che tengono con forza Floyd disarmato e ammanettato. L’uomo è stato trasportato al centro medico della contea di Hennepin, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte Tutti e quattro gli ufficiali coinvolti sono stati licenziati e Chauvin è stato arrestato con l’accusa di omicidio di terzo grado e omicidio colposo. Questa vicenda ha però scatenato violente proteste a Minneapolis e in tante altre città degli Stati Uniti.
Nella sua lettera, Tim Cook ha ricordato che la storia del razzismo negli Stati Uniti non è finita ed è ancora presente oggi:
In questo momento, c’è un dolore profondamente inciso nell’anima della nostra nazione e nei cuori di milioni di persone. Per vivere insieme, dobbiamo difenderci l’un l’altro e riconoscere la paura, il dolore e l’indignazione provocati dall’uccisione di George Floyd e da una storia di razzismo molto più lunga.
Quel doloroso passato è ancora presente oggi – non solo sotto forma di violenza, ma nell’esperienza quotidiana della discriminazione profondamente radicata nel paese. Lo vediamo nel nostro sistema di giustizia penale, nel numero sproporzionato di malattie tra le comunità nere, nelle disuguaglianze nei servizi di vicinato e nell’educazione ricevuta dai nostri figli. Mentre le nostre leggi sono cambiate, la realtà è che le loro protezioni non sono ancora applicate universalmente.
Abbiamo visto progressi da quando sono cresciuto in America, ma è altrettanto vero che le comunità di colore continuano a subire discriminazioni e traumi.
Tanti di voi mi hanno detto di aver paura: paura nelle vostre comunità, paura nella vita quotidiana e, soprattutto, nella vostra pelle. Non possiamo avere una società degna di essere celebrata se non possiamo garantire la libertà dalla paura per ogni persona che dà a questo paese amore, lavoro e vita.
In Apple, la nostra missione è e sarà sempre quella di creare una tecnologia che permetta alle persone di cambiare il mondo in meglio. Abbiamo sempre tratto forza dalla nostra diversità, dato il benvenuto alle persone di ogni estrazione sociale nei nostri negozi in tutto il mondo e abbiamo cercato di costruire una Apple che includa tutti.
Ma insieme, dobbiamo fare di più. Oggi Apple sta facendo donazioni a numerosi gruppi, tra cui la Equal Justice Initiative, un’organizzazione no profit impegnata a sfidare l’ingiustizia razziale, porre fine all’incarcerazione di massa e proteggere i diritti umani delle persone più vulnerabili della società americana. Per il mese di giugno, e in onore della festività di Juneteenth, abbineremo anche le donazioni di tutti i dipendenti tramite Benevity.
Per creare un cambiamento, dobbiamo riesaminare i nostri punti di vista e le nostre azioni alla luce di un dolore profondamente sentito ma troppo spesso ignorato. Le questioni della dignità umana non rimarranno in piedi ai nostri margini. Ai nostri colleghi della comunità nera, siamo e saremo sempre con voi. Siete importanti e le vostre vite contano e sono valutate qui in Apple.
Per tutti i nostri colleghi spaventati in questo momento, sappiate che non siete soli e che abbiamo risorse per supportarvi. È più importante che mai parlarsi e trovare la soluzione nella nostra comune umanità. Abbiamo anche risorse gratuite che possono aiutarti, incluso il nostro Programma di assistenza ai dipendenti e le risorse psicologiche che puoi scoprire sul sito People.
Questo è un momento in cui molte persone potrebbero non voler altro che un ritorno alla normalità o uno status quo, che non significa però girare il nostro sguardo dalle ingiustizie. Per quanto sia difficile ammetterlo, quel desiderio è esso stesso un segno di privilegio. La morte di George Floyd è una prova sconvolgente e tragica che dobbiamo mirare molto più in alto di un futuro “normale” e costruirne uno che sia all’altezza dei più alti ideali di uguaglianza e giustizia.
Nelle parole di Martin Luther King, “Ogni società ha i protettori dello status quo e i gruppi degli indifferenti che sono noti per stare inerti durante le rivoluzioni. Oggi, la nostra stessa sopravvivenza dipende dalla capacità di rimanere svegli, di adattarci a nuove idee, di essere vigili e di affrontare la sfida del cambiamento”.
In ogni nostro respiro, dobbiamo impegnarci per essere quel cambiamento e per creare un mondo migliore, più giusto per tutti.
Tim
Ricordiamo che Apple ha chiuso diversi store per evitare rischi a dipendenti e clienti durante le proteste negli Stati Uniti.