L’applicazione FaceApp è tornata di moda negli ultimi giorni grazie al lancio del filtro gratuito “cambia sesso“, che ha fatto letteralmente impazzire milioni di utenti in tutto il mondo pronti a pubblicare le loro foto sui social. Ancora una volta, gli esperti mettono in guarda da possibili problemi di sicurezza.
Fabio Assolini, analista senior della sicurezza in Kaspersky, assicura che l’applicazione non contiene elementi dannosi. Tuttavia, poiché il riconoscimento facciale è una tecnologia utilizzata principalmente per l’autenticazione con password, l’utente deve fare molta attenzione quando condivide la propria immagine con terze parti. “Dobbiamo trattare queste nuove forme di autenticazione come vere e proprie password, poiché qualsiasi sistema di riconoscimento facciale ampiamente disponibile può finire per essere utilizzato sia nel bene che nel male“, avverte l’esperto di Kaspersky.
Secondo Assolini, le aziende che possiedono tali app potrebbero potenzialmente facilitare o vendere queste immagini a società che usano l’Intelligenza Artificiale per apportare modifiche al riconoscimento facciale. “Inoltre, si deve tener conto del fatto che questi dati sono archiviati su server di terze parti e che possono anche essere rubati dai criminali informatici e utilizzati per impersonare identità”, aggiunge.
Pertanto, l’analista raccomanda che prima di condividere foto modificate sui social media, gli utenti dovrebbero essere assicurarsi della sicurezza dell’app e scaricarla solo dagli store ufficiali (su Android sono disponibili diverse alternative “non ufficiali”). Assolini sottolinea inoltre l’importanza di leggere i termini sulla privacy delle singole app per comprendere quali diritti e tipi di accesso sono richiesti.
Quando si scaricano le applicazioni, Kaspersky consiglia agli utenti di adottare le seguenti precauzioni:
- Assicurati che l’app sia affidabile e venga scaricata da store ufficiali
- Leggi le condizioni sulla privacy per capire quali informazioni vengono richieste
- Tratta il riconoscimento facciale come una password, non utilizzarlo ovunque
- Controlla sempre le autorizzazioni richieste, come ad esempio il login associato a un account esistente in un determinato social network.
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