Mentre Apple investe sempre di più sui suoi store, con rinnovamenti continui sia a livello architettonico che di attività offerte ai clienti, Microsoft annuncia la chiusura definitiva di tutti i suoi negozi fisici.
Proprio come Apple, Microsoft aveva chiuso temporaneamente i suoi store nel mese di marzo a causa della pandemia di COVID 19. A quanto pare, questo periodo di inattività ha dato ai dirigenti Microsoft il tempo di riflettere sui propri piani e di cambiare radicalmente strategia. L’azienda ha infatti annunciato un “cambiamento strategico” nelle operazioni di vendita al dettaglio, spostando tutta l’attenzione sullo store e il supporto online.
I negozi fisici di Microsoft non riapriranno e queste chiusure costeranno all’azienda circa 450 milioni di dollari di spese. Microsoft manterrà una piccola presenza al dettaglio sotto forma di piccoli Microsoft Experience Center a Londra, New York, Sydney e nel campus di Redmond. Al personale che lavorava nei vari negozi verranno offerti posti di lavoro nelle vendite online e in ruoli di assistenza e supporto clienti.
Il primo negozio Microsoft venne aperto nel 2009, insieme al rilascio di Windows 7. Microsoft mirava a ricreare il fascino e il prestigio degli Apple Store, senza però mai riuscirvi. I negozi più recenti includevano anche elementi come la scrivania Answers, una copia del Genius Bar, e spesso venivano aperti in luoghi molto vicini agli Apple Store. Gran parte di questi negozi sono stati aperti negli Stati Uniti e solo pochi sono stati realizzati in altri paesi.
Malgrado i tanti investimenti, i Microsoft Store non hanno mai eguagliato gli Apple Store in termini di fatturato, numero di visitatori e tipologia di esperienza e spesso, in rete, venivano mostrate foto di store Microsoft vuoti e Apple Store pieni di gente.
Una fine annunciata?