Trump concede 90 giorni a TikTok prima del ban definitivo e non si preoccupa di “WeChat”

Donald Trump ha firmato un nuovo ordine esecutivo che concede alla cinese ByteDance 90 giorni per vendere o scorporare l’attività statunitense di TikTok. Intanto, il presidente degli Stati Uniti non sembra preoccupato dalle ripercussioni sulle aziende americane di un veto simile per WeChat.

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Nell’ordine, che segue quello già firmato a inizio meseTrump afferma che ci sono prove credibili che ByteDance possa intraprendere azioni che minacciano la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

In precedenza, Trump aveva dato solo 45 giorni di tempo alla ByteDance prima di bandire definitivamente il servizio dagli Stati Uniti. Come spiega la CNBC, il nuovo ordine esecutivo è stato accolto come una buona notizia per TikTok rispetto a quanto accaduto la scorsa settimana.

L’ordine originale avrebbe costretto Apple e Google a rimuovere TikTok dai rispettivi store, potenzialmente in tutto il mondo. L’ultimo step fa invece guadagnare più tempo a ByteDance per elaborare i dettagli della vicenda e capire come muoversi, visto che ora l’azienda ha tempo fino al 12 novembre per cercare una soluzione (la scadenza precedente era al 20 settembre). Tra le opzioni sul tavolo c’è anche la vendita ad un’azienda americana come Microsoft o Twitter.

Inoltre, come parte del nuovo ordine esecutivo, Trump afferma che ByteDance dovrà distruggere tutti i dati di TikTok associati agli utenti degli Stati Uniti e dovrà informare il governo quando questo processo sarà completato. Come accennato in precedenza, ByteDance sta ancora pensando a come muoversi e non è escluso che possa intraprendere un’azione legale, visto che per l’azienda “questo ordine del governo degli Stati Uniti non ha alcun fondamento legislativo“.

Nel frattempo, Trump ha dato una risposta alle preoccupazioni di Apple sul fatto che un divieto simile per l’app WeChat possa avere un impatto negativo sulle vendite degli iPhone in Cina. Anche in questo caso, il ban sarebbe legato preoccupazioni per la sicurezza nazionale, ma WeChat è tra i servizi più utilizzati in Cina non solo per comunicare, ma anche per effettuate operazioni di pagamento cross-platform su dispositivi iOS e Android.

Apple e aziende come Disney, Ford, Intel, Morgan Stanley, UPS e Walmart hanno infatti informato i funzionari dell’amministrazione Trump, avvertendoli che le conseguenze di questo divieto potrebbero essere “gravi”. Nel caso di Apple, WeChat è imprescindibile per gli utenti iPhone in Cina e vietare l’app dall’App Store potrebbe essere disastroso per le vendite di questo smartphone.

La posizione di Trump è abbastanza chiara: “Non mi preoccupo di queste cose. Dobbiamo fare tutto ciò che serve per la sicurezza del nostro paese. Siamo molto delusi dalla Cina“. In pratica, il presidente degli Stati Uniti non sembra interessato alle preoccupazioni di Apple e di altre aziende americane che rischiano di uscire fuori dalla piattaforma WeChat, fondamentale per il mercato cinese.

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