Sui social e sul Web sembra che l’unica novità degli iPhone 12 sia l’assenza dell’alimentatore e degli auricolari dalla confezione. Un clamoroso autogol per Apple o una scelta vincente che in futuro verrà ripresa anche da altri produttori?
Oggi voglio andare controcorrente e voglio sposare la tesi di quei pochi convinti che la mossa di Apple sia almeno in parte giusta e sensata.
Apple ha spiegato che togliere alimentatore e auricolari dalla confezione ha degli enormi benefici per l’ambiente, non solo per il fatto che così le confezioni sono più piccole, ma anche perché vengono ridotti i rifiuti elettronici, considerando che nelle case della maggior parte degli utenti ci sono già alimentatori e auricolari compatibili con iPhone. Ricordate che l’azienda ha un grandissimo obiettivo: rendere tutti i suoi prodotti carbon neutral entro il 2030.
Lisa Jackson, responsabile Apple per l’ambiente, ha detto che i clienti dell’azienda hanno già 700 milioni di auricolari Lightning e che nelle case di tutto il mondo ci sono oltre 2 miliardi di alimentatori Apple. Inoltre, rimuovendo i due accessori e riducendo le dimensioni delle scatole degli iPhone, Apple eviterà oltre 2 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio all’anno, equivalenti a togliere 450.000 auto dalla strada ogni anno. E anche questo è un risultato non da poco, almeno se siete tra coloro che ci tengono all’ambiente.
Ovviamente, Apple è pur sempre una società quotata in borsa e le decisioni che prende non sono legate esclusivamente al salvataggio del mondo.
Più che l’assenza dell’alimentatore, il vero problema per molti utenti può essere il fatto che ora, nella confezione di iPhone 12 e iPhone 11, iPhone SE (2020) e iPhone XR, troveranno un cavo da Lightning a USB-C. Da una parte si tratta di un salto in avanti in termini tecnologici, dall’altra può mettere in difficoltà i tanti clienti che sono in possesso di alimentatori USB-A. Ed è così che Apple potrà guadagnare qualche soldo extra, non certo dall’aver eliminato due accessori che all’azienda costano in totale non più di 5 dollari.
Gli utenti che non hanno un PC o un Mac con porta USB-C e non sono in possesso di alimentatori con questo connettore (o comunque hanno la necessità di avere un alimentatore oltre al proprio computer), dovranno probabilmente optare per l’acquisto di un caricatore USB-C come quello da 20W venduto da Apple.
Dall’altra parte, va comunque ricordato che ora molti utenti in possesso di Mac più recenti non dovranno più acquistare o utilizzare dongle per ricaricare i propri dispositivi, visto che con il cavo USB-C incluso in confezione si potrà caricare direttamente l’iPhone senza alcun adattatore USB-A. Inoltre, non dimentichiamo che tutti gli iPhone ora in commercio supportano la ricarica wireless Qi.
Ci sono poi tante altre possibilità. Se avete un cavo da Lightning a USB-A e un qualsiasi alimentatore Apple, potete collegarli tranquillamente agli iPhone 12 (senza però sfruttare la funzione di ricarica rapida). Ancora, i possessori di iPhone 11 Pro e Pro Max hanno già un alimentatore USB-C da 18W perfettamente compatibile con i nuovi iPhone. Se avete un iPad, ad esempio il modello Pro, potete tranquillamente utilizzare alimentatore e cavo anche su iPhone 12, mentre chi ha un MacBook Pro o MacBook Air più recente si ritroverà già a casa un alimentatore USB-C.
Apple ha inoltre lanciato tutta la gamma di accessori MagSafe per la ricarica wireless veloce a 15W, ovviamente con una spesa aggiuntiva per gli utenti.
Un problema può essere la vendita del vecchio iPhone, visto che difficilmente l’acquirente accetterà una confezione di un iPhone 11 (o di qualsiasi altro modello) senza gli accessori originariamente in dotazione. Considerate le varie opzioni di cui sopra, è comunque molto probabile che la maggior parte degli utenti abbia già almeno un alimentatore e un cavo Apple. Fate voi stessi questo test: cosa avete in casa per poter ricaricare un iPhone 12?
Considerata la necessità di utilizzare comunque un cavo USB-C o un accessorio MagSafe per la ricarica rapida, qui viene un po’ a perdersi la tesi iniziale legata all’ambiente, visto che l’utente desideroso di sfruttare questa funzione molto probabilmente dovrà mettere mani al portafoglio ed effettuare l’ordine a prescindere dai vecchi accessori già in casa. E un ordine significa che Apple dovrà spedire cavo o alimentatore che sia, con relativi impatti sull’ambiente.
Il discorso si fa più semplice con gli auricolari. Tantissimi utenti Apple avranno in casa almeno un modello di EarPods e molti altri avranno acquistato gli AirPods o altri auricolari con cavo o wireless non Apple.
In conclusione, non possiamo negare che la decisione di Apple sia quella giusta dal punto di vista ambientale, soprattutto nell’ottica di quell’obiettivo che l’azienda vuole raggiungere entro il 2030. Di certo non mancherà qualche inconveniente per alcuni utenti, ma per tanti altri questa “assenza” avrà un peso molto marginale.
E tu, cosa ne pensi?