Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di come Apple sta cercando di spostare parte dell’assemblaggio dei suoi dispositivi dalla Cina ad altri paesi, con l’obiettivo di diversificare la produzione ed evitare rischi legati soprattutto alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. La vittoria di Joe Biden renderà ancora necessaria questa strategia?
Apple vuole portare la produzione di iPhone, iPad, Mac e di altri prodotti anche in India e Vietnam, con lo scopo di non essere legata quasi esclusivamente alla Cina. Negli ultimi mesi, tra pandemia e guerra commerciale con gli Stati Uniti, Apple ha investito molto per aiutare i suoi partner ad aprire nuovi stabilimenti in altri paesi, ma tutto questo sarà ancora necessario dopo la vittoria di Joe Biden?
Bloomberg scrive che ci sono vari fattori che portano Apple ad accelerare il desiderio di spostare parte della produzione fuori dalla Cina. Dan Wang, analista tecnologico di Gavekal Dragonomics: “Poiché la Cina diventa più costosa e poiché la politica statunitense è stata imprevedibile, le aziende hanno spostato la produzione di alcuni beni fuori dalla Cina. Questa tendenza continuerà man mano che la Cina diventa più costosa e il Vietnam e l’India migliorano la loro competitività“. Oltre a questi ultimi due paesi, anche il Messico è considerato un possibile sostituto della Cina.
C’è da dire che Tim Cook, prima di diventare CEO di Apple, ha lasciato il segno in azienda proprio organizzando al meglio la catena di fornitura incentrata quasi esclusivamente sulla Cina. Proprio lui, però, negli ultimi anni si è mosso in prima persona per avviare questo processo di diversificazione e spostare la produzione in paesi come India e Vietnam.
Joe Biden potrebbe far cambiare idea ad Apple? Difficile, molto difficile. Anche se i rapporti tra Stati Uniti e Cina dovrebbero ricucirsi, l’azienda di Cupertino continuerà comunque la sua politica di diversificazione, visto che i problemi di un legame quasi esclusivo con un solo paese potrebbero risorgere in futuro.
Molto probabilmente, Apple continuerà a parlare con la Casa Bianca per convincere il governo a concedere più agevolazioni fiscali per le aziende che producono negli Stati Uniti. In questo modo, partner come TSMC potrebbero iniziare a produrre componenti per Apple direttamente negli USA.
In ogni caso, questa transazione dalla Cina non sarà immediata. Spostare una catena di approvvigionamento con gli stessi standard quantitativi e qualitativi non sarà facile e l’intero processo potrebbe richiedere anni. Salvo sorprese, la Cina rimarrà il più importante centro di produzione di elettronica per almeno cinque anni.