In queste ore sono trapelate nuove immagini risalenti al 2007 che mostrano le linee di produzione del primo iPhone lanciato proprio in quell’anno.
Le foto ci consentono di dare uno sguardo a come funzionava la catena di assemblaggio di Foxconn nel 2007, quando Apple doveva ancora lanciare il primo iPhone della sua storia.
L’hardware di quel dispositivo era davvero rivoluzionario per l’epoca, tanto da costringere i partner di assemblaggio a migliorare le loro pratiche nel tempo. Foxconn, ad esempio, fu costretta a espandere alcune strutture e ad assumere molti più lavoratori per consegnare in tempo gli ordini previsti. Inoltre, Apple non aveva ancora l’organizzazione e il controllo di oggi sui fornitori, per questo le varie fasi richiedevano molto più tempo.
Le fotografie condivise da Bob Burrough mostrano parte del lavoro svolto per l’assemblaggio del primo iPhone, con immagini risalenti alla primavera 2007 e scattate all’interno di una fabbrica Foxconn. In particolare, le foto ritraggono le fasi finali di test del dispositivo, come dimostrano i tanti iPhone collegati su un unico rack.
Una delle foto ci mostra anche il dettaglio di alcuni iPhone in fase di test, con tanto di risultati ben visibili.
In quel periodo, Steve Jobs aveva già presentato il primo iPhone e il lancio era previsto per il 9 giugno dello stesso anno. Poiché le immagini risalgono alla primavera del 2007, è probabile che Foxconn avesse già prodotto gran parte delle unità ordinate da Apple e che fosse quindi solo nelle fasi finali di test.
Bob Burrough è un ex ingegnere Apple che nel 2017 dichiarò che l’azienda era cambiata per diventare più gerarchica. Fu lui a dire che, nel 2007, Apple era una sorta di “selvaggio west” con i dipendenti che lavoravano al di fuori dei loro ruoli principali a causa di progetti che avevano la precedenza sulla struttura aziendale.
Secondo Burrough, l’attuale CEO Tim Cook aveva poi tentato di eliminare il conflitto esecutivo all’interno di Apple per migliorare la struttura gestionale, un piano che per l’ex ingegnere paralizzò il vecchio spirito dell’azienda che prosperava sotto Jobs.