Intervenuto alla conferenza CPDP dell’Unione Europea dedicata alla privacy, il CEO di Apple Tim Cook ha criticato le aziende e le piattaforma di social media basate sullo sfruttamento dei dati e sulla disinformazione.
L’intervento di Tim Cook ha aperto la sessione “Un percorso per responsabilizzare la scelta e aumentare la fiducia degli utenti nella pubblicità” ospitata da Apple alla conferenza organizzata dall’UE. Il CEO di Apple ha rilasciato diverse dichiarazioni estremamente critiche su aziende e piattaforme, senza però fare nomi. È chiaro a tutti, però, che il bersaglio era Facebook:
Se accettiamo come normale e inevitabile che tutto nella nostra vita possa essere aggregato e venduto, perdiamo molto di più dei dati, perdiamo la libertà di essere umani. Eppure, questa è una nuova stagione piena di speranza, un momento di riflessione e riforma.
Se un’azienda si basa su utenti fuorvianti, sullo sfruttamento dei dati, su scelte che non sono affatto scelte, non merita la nostra lode. Merita una riforma. Non possiamo più chiudere un occhio davanti a una teoria della tecnologia che dice che tutto il coinvolgimento è buono – soprattutto se dura a lungo – e che le aziende dovrebbero continuare a raccogliere quanti più dati possibile. Quali sono le conseguenze non solo di tollerare, ma anche di ricompensare i contenuti fake che minano la fiducia del pubblico, se non vedere migliaia di persone unirsi a gruppi estremisti, spesso attraverso condivisioni su queste piattaforme?
Cook ha anche definito alcune piattaforme social come “venditori ambulanti di divisione” e “trafficanti di dati personali” che possono portare alla violenza, ma ha elogiato il GDPR per essere stato il progresso più concreto nella privacy e nella sicurezza dei consumatori e ha affermato che è tempo che gli Stati Uniti e il resto del mondo adottino una legislazione simile.
E ancora:
In Apple, abbiamo fatto la nostra scelta molto tempo fa. Crediamo che la tecnologia etica sia la tecnologia che funziona per te. È la tecnologia che ti aiuta a dormire, non quella che ti tiene sveglio. Ti dice quando ne hai abbastanza, ti dà spazio per creare, o disegnare, o scrivere o imparare, non per aggiornare solo un’altra volta il tuo feed. È una tecnologia che può passare in secondo piano quando fai un’escursione o fai una nuotata, ma è lì per avvisarti quando il tuo battito cardiaco aumenta o per aiutarti in caso di una brutta caduta. Tutto questo con la privacy e la sicurezza al primo posto, perché nessuno deve scambiare i diritti dei propri utenti per offrire un ottimo prodotto.
Accennando alle modifiche alla pubblicità e al monitoraggio in iOS 14, Cook ha affermato che “la tecnologia non ha bisogno di grandi quantità di dati personali riuniti in dozzine di siti Web e app per avere successo. La pubblicità è esistita e ha prosperato per decenni senza di essa“.