Un nuovo studio sulle abitudini degli italiani ci dice che lo smartphone è diventato irrinunciabile non solo per lavoro, ma anche in altri momenti della giornata. Bagno compreso.
Il sondaggio conferma che gli italiani non posso fare a meno del loro smartphone, in barba a quelli che sono i consigli di esperti e medici sulla dipendenza da questi dispositivi. Basti pensare che quasi un italiano su due utilizza lo smartphone a letto prima di addormentarsi, una pratica sconsigliata da gran parte dei medici. Inoltre, consultare lo smartphone è per molti la prima azione che viene compiuta non appena svegli. Il totale scende a 11 milioni quando si parla di utilizzare lo smartphone anche in bagno.
Il luogo dove gli italiani utilizzano di più il loro smartphone? Il salotto. E non manca chi lo usa quotidianamente anche a lavoro, per scopi diversi dalle loro mansioni (8,7 milioni di italiani). Quasi 2 milioni sono coloro che hanno ammesso di usare lo smartphone a tavola, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Per quanto riguarda le paure più diffuse, il 45,2% (19,7 milioni) teme di perdere lo smartphone e tutti i contenuti privati al suo interno, mentre il 6,2% è preoccupato del fatto che il partner o i genitori possano accedere di nascosto ai dati salvati sul cellulare, soprattutto nella fascia 45-54 anni.
Non mancano altri comportamenti sbagliati, visto che 1 italiano su 5 non effettua il backup dello smartphone e in tanti utilizzano password molto semplici e poco sicure. Inoltre, 3 milioni di italiani hanno ammesso di salvare il PIN della carta di credito nella rubrica del cellulare.
Arriviamo poi agli utilizzi. Escludendo chiamate e messaggi, il 50% degli intervistati afferma di utilizzare lo smartphone soprattutto per stare sui social network, mentre il 47% lo utilizza per effettuare foto. In tanti, quasi il 78%, utilizzano lo smartphone come fonte di informazione, una percentuale che è aumentata sensibilmente negli ultimi mesi. Infine, il 31,9% degli intervistati utilizza lo smartphone per gestire le finanze personali.
E voi, che abitudini avete?