Secondo il Financial Times, Apple dovrebbe rafforzare le sue regole sulla trasparenza del tracciamento dopo che alcune app sono riuscite a utilizzare soluzioni alternative per identificare gli utenti senza il loro consenso.
La trasparenza del tracciamento entrata in vigore con iOS 14.5 e iPadOS 14.5 richiede alle app di ricevere il consenso esplicito degli utenti per poterli monitorare a scopi pubblicitari.
Secondo Eric Seufert, noto consulente di strategie di marketing, molte app utilizzano metodi alternativi per identificare gli utenti che non acconsentono a essere tracciati, il che significa che la quantità di dati raccolti da molte app è di fatto invariata: “Chiunque rinuncia al tracciamento in questo momento sta fondamentalmente condividendo lo stesso livello di dati rispetto a prima. Apple non sta scoraggiando il comportamento che hanno definito così riprovevole, quindi sono in qualche modo complici di quanto sta accadendo“.
Secondo un’e-mail scovata dal Financial Times, un fornitore di app ha dichiarato di essere riuscito a raccogliere dati su oltre il 95% dei suoi utenti iOS, utilizzando informazioni sul dispositivo e sulla rete come gli indirizzi IP per determinare la loro identità. Questa tecnica, nota come “fingerprinting”, è vietata da Apple.
Alcuni gruppi adtech utilizzati da migliaia di sviluppatori ritengono che i metodi “probabilistici” di identificazione degli utenti, che raggruppano gli utenti in base al comportamento, siano consentiti dalle regole di Apple poiché si basano su dati aggregati temporanei piuttosto che sulla creazione di ID univoci o permanenti.
La situazione relativa alle soluzioni alternative e alla mancanza di applicazione da parte di Apple ha creato confusione su ciò che le regole di iOS 14.5 consentono effettivamente di fare. Apple ha rilasciato questa dichiarazione al Financial Times:
Crediamo fermamente che agli utenti debba essere chiesto il loro permesso prima di essere tracciati. Le app che non tengono conto della scelta dell’utente verranno rifiutate.
Apple non ha rilasciato commenti sulla distinzione tra fingerprinting e “matching probabilistico”, ma alcuni osservatori del settore pensano che il problema sia abbastanza grave da mettere Apple a rischio di problemi legali. Alex Austin, amministratore delegato di Branch, ha dichiarato: “Sta diventando chiaro che iOS 14 era molto più una promozione di marketing che una vera iniziativa sulla privacy, purtroppo“.
Apple ha suggerito che la capacità delle app di terze parti di tracciare gli utenti viene bloccata quando gli stessi utenti chiedono loro di bloccare ogni tracciamento, ma in caso contrario Apple potrebbe essere soggetta a controversie per falsa pubblicità relativa alla protezione della privacy, proprio come capitato a Google in passato.
Seufert ritiene che molto probabilmente Apple farà presto chiarezza sulla questione, probabilmente già durante la WWDC 2021 di questa sera.