In Giappone viene avviata una nuova indagine antitrust a carico di Apple e di Google, relativamente al monopolio del mercato mentre in Olanda viene definita anticoncorrenziale la pratica di Apple sugli acquisti in-app su App Store.
L’autorità antitrust olandese ha stabilito che le politiche dell’App Store di Apple in merito alla gestione degli acquisti in-app sono anticoncorrenziali, stando a quanto afferma Reuters.
Da quanto si legge, l’indagine avrebbe stabilito che l’obbligo di utilizzare solo ed esclusivamente il sistema di acquisto in-app di App Store sarebbe ingiustamente monopolistico. La sentenza, però, non è stata ancora resa pubblica, a quanto pare su richiesta di Apple, ed è in fase di revisione.
In Olanda, l’indagine è partita dalle lamentele di Match Group, società madre di Tinder e di molte altre app di appuntamenti. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di casi antitrust a carico di Apple, partiti come conseguenza della causa Epic vs. Apple.
In Giappone, invece, dopo la conclusione delle precedenti indagini, terminate con la scelta di Apple di offrire agli utenti la possibilità di acquistare abbonamenti a giornali, riviste e altri contenuti digitali tramite i siti web dei singoli servizi (le modalità saranno comunicate a breve), è stata avviata una nuova indagine relativa alla posizione monopolistica di Apple e Alphabet (Google) sul mercato.
La Fair Trade Commission giapponese indagherà sull’operato di Apple e Google per capire se le aziende stanno sfruttando il loro dominio nel mercato dei sistemi operativi per smartphone per eliminare la concorrenza e limitare le opzioni per i consumatori.
L’autorità di vigilanza antitrust compilerà un rapporto che delineerà la struttura del mercato dei sistemi operativi e il motivo per cui la concorrenza è rimasta statica.
Chiaramente ci aspettiamo diverse notizie a riguardo nel corso dei prossimi tempi. Noi vi aggiorneremo con tutti gli sviluppi del caso.