Con la popolarità delle serie Apple TV+ che cresce mese dopo mese, aumentano anche i contenuti condivisi sui siti di pirateria.
La pirateria è un’attività che, malgrado le contromosse di governi e aziende, non dà segni di crisi. Basti pensare che i primi cinque siti Web di pirateria raccolgono circa 18,3 milioni di dollari in entrate pubblicitarie all’anno. Inoltre, secondo l’Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), la pirateria dei contenuti video streaming rappresenta fino all’80% dei materiali illegali condivisi online, con un costo annuale per i creatori che arriva a 71 miliardi di dollari.
Da anni, Google cerca di ostacolare i siti Web pirata sul motore di ricerca, ma spesso gli operatori di questi siti cambiano dominio e reindirizzano gli utenti per evitare i blocchi. Anche Apple si sta ritrovando in questo calderone, visto che sempre più contenuti della piattaforma Apple TV+ sono disponibili illegalmente sui siti torrent.
Alcuni dei film e delle serie più popolari della piattaforma hanno almeno 2.000 seeders attivi su ogni principale sito di pirateria, arrivando fino a circa 125.000 seeders per titolo. I numeri di download corrispondono quasi sempre alla popolarità dei vari titoli presenti su Apple TV+, con “Ted Lasso”, “The Morning Show” e “SEE” nei primi tre posti.
Apple è anche tra i principali membri della Motion Picture Association of America, un importante gruppo antipirateria impegnato a “sostenere il mercato legale per i contenuti video e affrontare la sfida della pirateria online” che include anche Netflix, Amazon, Comcast, Disney, NBC , MGM, ViacomCBS, Paramount, Fox, NBCUniversal, Sony Pictures, Warner Bros e altri. Apple collabora anche con la Software and Information Industry Association (SIIA).
Per contrastare la pirateria, Apple sta utilizzando specifici partner che segnalano contenuti illegali presenti sui siti torrent. Queste aziende, tra cui figurano Corsearch e OpSec Security, controllano il Web, scovano contenuti illegali ed emettono richieste di rimozione DMCA.
Fino ad oggi, Corsearch ha emesso più di 320.000 ordini DMCA relativi a contenuti Apple. Questi ordini consentono a Google di non indicizzare i siti di pirateria scovati, ma posso fare ben poco per limitare l’effettivo hosting dei contenuti piratati. Le richieste di cancellazione per conto di Apple hanno raggiunto il massimo storico il 16 agosto di quest’anno, con oltre 8.500 richieste inviate a Google in un solo giorno.
Di fatto, però, i contenuti presenti su Apple TV+ sono ampiamente diffusi sui siti torrent, per cui al momento tutte le iniziative hannof atto un buco nell’acqua. Tra l’altro, molti di questi siti non ospitano direttamente i contenuti piratati, ma fungono solo da aggregatori.
Sebbene il 91,2% delle richieste di rimozione inviate da Apple siano state soddisfatte con successo, la crescita e la disponibilità di contenuti Apple TV+ sui siti torrent non sembra essere stata ostacolata in modo significativo da questi sforzi.