Sebbene sin da inizio mese era probabile che sarebbe arrivata questa decisione, una sentenza del tribunale di Mosca ha, di fatto, bannato Facebook ed Instagram in Russia. Whatsapp invece continuerà a funzionare.
Sin dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, i social di Meta, hanno combattuto contro le fake news. L’azienda americana ha infatti consentito la divulgazione di post contro Putin e l’esercito russo senza applicare censura su questi argomenti. Tutto ciò era volto a condannare le decisioni della Russia nei confronti di questo conflitto.
Il tribunale di Mosca, vista questa presa di posizione di Meta, ha deciso quindi di bannare Facebook e Instagram in Russia. La sentenza ha escluso invece il ban per quello che riguarda WhatsApp. Il motivo è da ricercare nella natura del servizio di messaggistica che, di fatto, non è un social network. Attraverso WhatsApp la gente comunica direttamente attraverso le comuni chat e i gruppi e, se non privatamente, non ha possibilità di pubblicare contenuti come invece avviene attraverso i social.
L’utilizzo di WhatsApp in Russia è molto importante. I numeri parlano di circa l’80% della popolazione con più di 14 anni che lo utilizza giornalmente. In verità, soprattutto in virtù delle incertezze generate proprio da queste decisioni, nei giorni scorsi l’utilizzo di Telegram in Russia è aumentato a dismisura. Attraverso Telegram, grazie anche ai canali e ai gruppi aperti, è più facile che si acceda non solo alle chat tradizionali, ma anche a fonti di informazione indipendente.
Il tribunale di Mosca ha inoltre sottolineato che sa benissimo che molti utenti utilizzeranno ugualmente Facebook e Instagram per mezzo di VPN. La sentenza specifica infatti che l’utilizzo non è da considerare come partecipazione ad attività estremistiche a patto di non violare le nuove normative interne che vietano la diffusione di fake news o presunte tali.
Cosa succederà al termine del conflitto tra Russia e Ucraina? Meta potrà nuovamente rendere disponibili Facebook e Instagram agli utenti Russi? Speriamo di scoprilo presto nella speranza che il conflitto termini il prima possibile.
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