Class action contro iCloud, Apple pagherà 14,8 milioni di dollari

Si conclude con un accordo extra-giudiziale la class action contro il servizio iCloud di Apple.

Apple ha accettato di pagare 14,8 milioni di dollari per porre fine ad una class action promossa da alcuni utenti iCloud negli Stati Uniti.

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Il pagamento è stato concordato dopo che Apple è stata condannata per aver violato i termini e le condizioni del servizio, archiviando i dati degli utenti su server non Apple.

L’azienda pagherà quindi 14,8 milioni di dollari per “violazione del contratto relativo al servizio iCloud che Apple fornisce ai suoi utenti“. Il punto cruciale del caso è che Apple ha violato i Termini e condizioni di iCloud archiviando i dati degli utenti su server di terze parti anziché sui propri.

La class action include tutti coloro che hanno pagato un abbonamento a iCloud dal 16 settembre 2015 al 31 gennaio 2016 negli Stati Uniti, con gli utenti che saranno avvisati via e-mail. Le singole persone riceveranno cifre molto basse, che potrebbero variare in base al tipo di piano iCloud attivato (chi aveva un piano da 1 TB riceverà un risarcimento più alto rispetto agli utenti che avevano piani da 50 o 200 GB, ad esempio).

Apple ha negato qualsiasi illecito, ma ha accettato di pagare la somma per evitare un processo.

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