Abbiamo già parlato di Gravastar qualche settimana fa, lo abbiamo fatto con il Gravastar Venus Mini. Uno speaker Bluetooth dal design alieno e una qualità audio davvero incredibile. Oggi però abbiamo sotto mano un paio di cuffie Bluetooth della medesima azienda: le Gravastar Sirius Pro! Ve le racconto in questa recensione.
Design e case
Le Sirius Pro oggetto di questa recensione sono nella variante cromatica denominata War-Damaged Yellow dall’azienda. Esistono anche altri colori: nere, grigie e verdi fluo. Cominciamo col parlare del box di vendita prima ancora delle cuffie, perché Gravastar riserva particolare attenzione anche a questo. La custodia riprende il colore delle cuffie, e al suo interno troviamo le cuffie ovviamente, un manuale d’istruzioni in inglese e cinese, vari commini di diverse misure per far aderire al meglio gli auricolari alle nostre orecchie, il cavo USB-C per la ricarica e una collana in metallo, che può essere installata sulla custodia.
Il case delle cuffie si discosta da tutti quelli che abbiamo visto fino ad oggi, costruito in lega di zinco e plastica. Sul fondo c’è l’ingresso tipo c per la ricarica, e un pulsante per cambiare colore al LED posto subito sotto le cuffie. Questo led può essere personalizzato scegliendo uno dei 6 colori disponibili, e funge da led di stato della carica.
L’apertura del case è molto particolare, con il pulsante posto al lato, scatta la parte superiore e poi sarà possibile estrarre gli auricolari. Piccola chicca: il “coperchio” funge anche da apri bottiglie.
Gli auricolari Gravastar Sirius Pro
Gli auricolari hanno una forma classica, non manca una superficie superiore soft touch che ci permette di controllare il reparto musicale avanzando o indietreggiando di traccia in traccia, gestire il volume, rispondere al telefono o chiudere una chiamata, richiamare l’assistente vocale e switchare tra le 3 modalità disponibili:
- Gaming (bassa latenza di 65ms);
- Movie (virtual surround);
- Music.
Su questi auricolari, troviamo dei driver dinamici da 7,2 mm dotati di armatura bilanciata realizzata da Knowles. E cosa che ho apprezzato tantissimo, troviamo anche il sensore del rilevamento della posizione, grazie al quale è possibile mandare in play/pausa i contenuti multimediali, semplicemente indossando o togliendo le cuffie dalle orecchie.
Non posso non citare poi il Bluetooth 5.2 con supporto al codec AAC, il peso di 6 gr del singolo auricolare e la resistenza ai liquidi, con certificazione IPX5.
Lo so, sicuramente ve lo starete chiedendo, ma se nelle modalità di ascolto citate prima non ci hai parlato della soppressione del rumore, significa che non è presente? Purtroppo no, o meglio: non è presente per i contenuti multimediali, le Gravastar Sirius Pro godono di cancellazione del rumore ambientale solo durante le chiamate.
Qualità audio ed ergonomia
Come tutti i prodotti Gravastar, la qualità audio durante la riproduzione musicale è altissima, così come la qualità in chiamata, buona potenza, con bassi profondi. Audio con voci sempre naturali, frequenze medie ok e alti abbastanza buoni.
Ottima la qualità dei microfoni. E anche l’ergonomia mi ha convinto. Le cuffie sono comode e leggere, adatte anche ad un uso prolungato, inoltre le ho trovate abbastanza stabili nell’orecchio.
Autonomia e prezzo
La custodia delle Gravastar Sirius Pro ospita una batteria da 400mAh, e abbinata ai materiali per la costruzione domano al prodotto un peso decisamente importante, di ben 103 gr. Nonostante ciò, l’autonomia non è elevatissima, fino a circa 4 ore con una singola carica e fino a 16 ore utilizzando anche la custodia di ricarica. Infine bisogna parlare di prezzo. Non ci troviamo difronte delle cuffie di fascia bassa, ma questo ormai lo avrete capito. Il prodotto è particolare, e ha delle caratteristiche davvero uniche nel suo genere, come il design, e la potenza audio. Io personalmente non ho mai sentito degli auricolari così potenti. La qualità costruttiva è incredibile ed è la prima cosa che salta all’occhio appena si prendono in mano queste cuffie. Inutile prenderci in giro, Gravastar è una delle aziende dalle quali ho visto la maggior attenzione ai dettagli, e tutta questa qualità viene venduta a circa 130€/150€. Il prezzo Amazon è abbastanza altalenante.
Ora, che dire. Vale la pena comprare queste cuffie? Se il budget non è un problema, vi assicuro che sono davvero top, e se volete discostarvi dalla massa e mostrare delle cuffie particolari, piuttosto che quelle dei soliti brand, allora si, ne vale la pena. Altrimenti il mercato propone sicuramente alternative più economiche, ma chiaramente siamo lontani da questo modello, per qualità audio, qualità costruttiva e particolarità del design.
L’unico aspetto per il quale non sono riuscite a convincermi, è l’autonomia. Forse un pelino bassa. Ci sono alternative top di gamma sul mercato che offrono di più sotto questo frangente, ma nonostante questo, sicuramente le Gravastar Sirius Pro sono un paio di cuffie bluetooth difficili da non consigliare.