Bloomberg: “Il team design di Apple è più attento ai costi e non alle caratteristiche del prodotto”

Bloomberg affronta alcune delle problematiche presenti nel team design di Apple.

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, gli sforzi portati avanti da Apple per sostituire l’ex capo del design Jony Ive sono stati ostacolati dai tanti cambiamenti all’interno del team di progettazione dei prodotti dell’azienda negli ultimi anni.

team design apple

Gurman sostiene che Apple ha perso la maggior parte dei designer senior che lavoravano sotto Ive, molti dei quali sono passati alla società di design LoveFrom, che lui stesso ha avviato dopo aver lasciato Apple nel 2019.

Nello specifico, almeno 15 designer senior hanno lasciato Apple da quando Ive è passato a un ruolo part-time nel 2015, mentre gli addii erano molto rari tra il 2000 e il 2015. Ad oggi, in Apple sono rimasti pochissimi designer senior dell’era Ive.

Nel 2015, Danny Coster, collaboratore di Ive da lungo tempo, ha lasciato Apple per entrare in GoPro. Due anni dopo, un altro importante vice di Ive, Christopher Stringer, ha lasciato l’azienda per fondare Syng, un produttore di altoparlanti di fascia alta.

All’inizio del 2019 c’è stato un altro esodo, con la partenza dei designer Rico Zorkendorfer, Julian Hoenig, Miklu Silvanto e Daniele De Iuliis.  Più di recente sono partiti i membri chiave del team Jody Akana, Joe Tan, Anthony Ashcroft, Andrea Williams, Jeremy Bataillou e Eugene Whang, gli ultimi quattro dei quali sono entrati nell’azienda di Ive.

Il mese scorso Apple ha poi confermato che il vicepresidente del design Evans Hankey intende lasciare l’azienda il prossimo anno, anche al momento la Hankey non ha intenzione di unirsi a LoveFrom. Proprio lei ha ricoperto il ruolo di capo design di Apple dopo la partenza di Ive, riportando direttamente al capo delle operazioni Jeff Williams.

Gurman aggiunge che, già prima che Ive se ne andasse, il reparto operativo di Apple aveva iniziato ad acquisire maggiore influenza sul team di progettazione, con il risultato di una maggiore attenzione ai costi piuttosto che all’aspetto e alle caratteristiche. Una delle ragioni principali di tante partenze è quindi che l’autonomia di cui godeva il team sotto Ive si è ridotta in modo significativo.

La forza del team consisteva nel fatto che eravamo un gruppo legato dall’ambiente incredibile che si era creato e dalle cose che potevamo fare in un modo non convenzionale per una grande azienda“, ha dichiarato a Bloomberg un designer Apple di lunga data, che per ovvi motivi ha preferito rimanere anonimo. “Era un team speciale. Non è stato facile dopo la morte di Steve: le cose sono diventate molto più complicate. C’erano più pressioni e distrazioni esterne”.

Il rapporto prosegue esaminando i potenziali successori alla guida del team design di Apple, che vanno dal designer industriale di lunga data Richard Howarth al capo della progettazione software Alan Dye, fino a un’assunzione esterna a sorpresa.

Al di là della situazione interna del team design di Apple, è abbastanza chiaro che l’innovazione in termini di puro design sta andando un po’ a rilento. Non sappiamo cosa sarebbe successo sotto la guida di Ive, ma probabilmente alcuni prodotti avrebbero avuto un aspetto diverso da quelli attuali, considerando ad esempio che gli iPhone sono praticamente uguali a se stessi dall’iPhone X.

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