I tifosi di calcio che si recano in Qatar per la Coppa del Mondo non dovrebbero scaricare o installare le applicazioni ufficiali dell’evento sul proprio iPhone o su altri dispositivi, secondo i responsabili della protezione dei dati dell’UE, a causa dell’alto rischio per la privacy che comportano.
Queste applicazioni sono state pensate per aiutare i visitatori e i tifosi a orientarsi, a programmare gli spostamenti e a scoprire altre cose di cui potrebbero aver bisogno durante la manifestazione.
Le autorità di regolamentazione per la protezione dei dati in Europa stanno mettendo in guardia dai rischi per i dati degli utenti che installano le app ufficiali della Coppa del Mondo del Qatar su smartphone e tablet, come riporta Politico. Dalle prime analisi, sembra che i dati raccolti dalle app vanno molto oltre rispetto a quanto dichiarato nelle note sulla privacy.
Un’applicazione raccoglie dati sulle telefonate effettuate sul dispositivo, compreso il numero di telefono, ha dichiarato l’autorità di regolamentazione, mentre un’altra acquisisce ulteriori dati anche in background. “È inoltre evidente che i dati utilizzati dalle app non solo rimangono localmente sul dispositivo, ma vengono anche trasmessi a un server centrale“, ha aggiunto il regolatore europeo.
I visitatori vengono esortati a utilizzare le app solo se “assolutamente necessario“, magari su un telefono secondario rispetto a quello che utilizzano di solito. Per le autorità, c’è la possibilità concreta che i visitatori del Qatar vengano monitorati dalle autorità locali.
Inoltre, i fan dovrebbero prestare particolare attenzione a foto e video scattate sul telefono e a installare le applicazioni solo poco prima di lasciare il proprio Paese, per poi cancellarle una volta tornati a casa.
Tra le varie questioni, si teme che i dati raccolti dalle applicazioni possano essere utilizzati per monitorare i gruppi che il governo autoritario considera un problema
Né il governo del Qatar, né Apple, né Google hanno finora commentato le accuse sulla privacy.