Gli app store alternativi su iPhone saranno un bene per i consumatori?

Cosa cambierà per gli utenti quando saranno aperti gli app store alternativi su iPhone e iPad?

Stando alle ultime notizie, Apple è pronta a rispettare le future norme europee e ad aprire iOS agli app store alternativi. Cosa succederà in concreto per l’azienda e gli utenti?

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Le leggi antitrust non si applicano solo ai veri e propri monopoli, ma anche a quelle aziende abbastanza grandi da avere una posizione dominante in un particolare mercato.

Su questo, non c’è dubbio che Apple abbia una posizione dominante nel mercato degli smartphone e che attualmente controlli completamente il mercato delle app per iPhone, poiché puoi acquistarle solo tramite l’App Store. Per tale motivo, l’Unione europea prevede di introdurre la legislazione volta a costringere Apple ad aprirsi agli app store alternativi a partire dal 2024.

Apple si è sempre opposta con forza a questa scelta, suggerendo che l’App Store garantisce che le app siano sicure. Le controargomentazioni dei legislatori e dei critici di Apple si basano però sul fatto che su App Store ci sono sempre state app truffa trovate e che gli utenti Mac sono sempre stati in grado di eseguire il sideload delle app senza che le macchine si trasformassero in un paradiso per il malware.

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Al di là dei commenti, Apple si sta preparando attivamente per consentire app store alternativi, oltre ad allentare altre restrizioni che sono oggetto di indagini antitrust. Tra l’altro, per quanto riguarda l’impatto economico, gli analisti affermano che Apple perderà solo l’1% del fatturato annuo con l’attivazione di store alternativi nel 2024.

Gli App Store alternativi su iPhone rappresenterebbero una vittoria per gli sviluppatori, in quanto creerebbero finalmente concorrenza nel mercato delle app ed eliminerebbero le commissioni di Apple (al netto di quelle eventualmente imposte dal gestore dello store di terze parti). Di base, questo significa che gli sviluppatori potranno trattenere più profitto da ogni vendita o mantenere lo stesso guadagno offrendo l’app a un prezzo inferiore.

Inoltre, se il sideload fosse consentito, gli sviluppatori sarebbero in grado di dare agli utenti la possibilità di installare app direttamente dai propri siti Web, esattamente come è possibile con le app Mac. Questo significherebbe che non dovranno offrire alcuna commissione, anche se ovviamente dovranno pagare le proprie tariffe di hosting e le altre spese correlate al mantenimento e alla distribuzione dell’app.

Gli app store di terze parti andrebbero a vantaggio anche dei consumatori. Innanzitutto, c’è la possibilità di prezzi più bassi per le app. Inoltre, con gli sviluppatori che magari guadagnano di più, è probabile che parte degli investimenti venga dedicata a miglioramenti ancora maggiori delle app e a update più frequenti.

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Inoltre, gli app store alternativi creerebbero più concorrenza, spingendo Apple a migliorare sempre di più anche il proprio store. Ad esempio, oggi la funzione di ricerca su App Store non è certo delle migliori e uno store alternativo potrebbe offrire una ricerca decente. Se Apple vedrà un numero significativo di utenti abbandonare il proprio negozio per le varie alternative, vorrà riconquistarli. E il modo per farlo è rendere l’app store ufficiale il migliore in assoluto. Ora lo è semplicemente perché è l’unico.

Il vantaggio più grande sarà quindi la maggiore concorrenza. Inoltre, sugli app store alteranti potrebbero arrivare app ora non consentite da Apple, come tweak di personalizzazione e simili.

Bisogna però tener conto che, come dice Apple, ci saranno più rischi per gli utenti, perché sarà possibile installare app praticamente da qualsiasi fonte, un po’ come avviene oggi su Android. L’azienda potrà integrare funzioni in stile macOS per avvisare gli utenti di app potenzialmente pericolose, ma la sicurezza rimane comunque in dubbio.

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