Il caso antitrust in UE inerente alle ipotetiche pratiche concorrenziali scorrette da parte di Apple, in merito ad Apple Music, potrebbe concludersi con una multa miliardaria ai danni dell’azienda di Cupertino, qualora dovessero essere accertate e confermate le violazioni in oggetto.
Nato a partire dalla denuncia di Spotify nei confronti di Apple, nel 2019, il caso è ora ad una svolta decisiva: se la commissione UE dovesse accertare la violazione delle leggi antitrust da parte di Apple, la multa per l’azienda californiana potrebbe essere salata (fino al 10% del fatturato annuo mondiale, presumibilmente 39 miliardi di dollari), così come afferma AppleInsider.
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Il focus dell’indagine antitrust non è più relativo agli acquisti in-app e ai sistemi di pagamento, punto cardine del reclamo originale del 2019, ma si concentra sulle restrizioni contrattuali che Apple avrebbe imposto agli sviluppatori di app concorrenti ad Apple Music – come Spotify – così da impedire loro di informare gli utenti su iPhone e iPad a riguardo di opzioni di abbonamento alternative, a prezzi inferiori, fuori dall’app.
Apple, in una dichiarazione condivisa con MacRumors, ha dichiarato che l’azienda è lieta che la Commissione abbia ristretto il suo caso:
Apple continuerà a lavorare con la Commissione europea per comprendere e rispondere alle loro preoccupazioni, promuovendo al contempo la concorrenza e la scelta per i consumatori europei. Siamo lieti che la Commissione abbia ristretto il suo caso e non stia più contestando il diritto di Apple di riscuotere una commissione per i beni digitali e di richiedere l’uso dei sistemi di pagamento in-app di cui gli utenti si fidano. L’App Store ha aiutato Spotify a diventare il miglior servizio di streaming musicale in Europa e speriamo che la Commissione europea ponga fine alla sua ricerca di una denuncia senza alcun merito.
Vi aggiorneremo qualora dovessero arrivare nuovi dettagli sul caso.
Ricordiamo che, come afferma la Commissione, non esiste un termine legale per porre fine ad un’indagine antitrust in quanto la sua durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la cooperazione delle aziende interessate con la commissione e l’esercizio dei diritti di difesa.
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