Gli eventi live di Apple sono solo un ricordo del passato

Il pubblico, i piccoli intoppi della diretta, le presentazioni live. Sarà tutto un lontano rricordo per i fan Apple?

Anche il keynote della WWDC 2023 era registrato, con un ritmo frenetico, avvincente e mai noioso malgrado la lunga durata dell’evento. A pandemia ormai finita da tempo, è un chiaro segno che probabilmente Apple non organizzerà più eventi live. Ed è un peccato.

La pandemia di coronavirus ha cambiato molte cose, ma ci si aspettava che gli eventi Apple di persona tornassero alla normalità. Tante aziende e diversi eventi hanno infatti organizzato nuovamente iniziative dal vivo, ma per Apple le cose non stanno così.

Se fino al keynote di settembre scorso si pensava ancora in una volontà di Apple di mantenere la cautela da possibili contagi, il fatto che il keynote della WWDC 2023 sia stato registrato conferma che l’azienda ha preso una decisione (quasi) definitiva.

Apple avrebbe potuto tranquillamente organizzare l’evento dal vivo, con persone sedute di fronte ai dirigenti mentre presentavano le varie novità software e hardware. Tra l’altro, in uno Steve Jobs Theater pensato proprio per gli eventi dal vivo e mai sfruttato realmente.

L’azienda ha preso una scelta diversa, probabilmente per due motivi. Il primo, perché con i video registrati il ritmo è sicuramente più veloce e avvincente, soprattutto quando bisogna presentare più prodotti, il secondo è che in questo modo si evitano intoppi con hardware e software che potrebbero non funzionare come previsto.

Basti ricordare l’evento del 2007, quando a gennaio l’iPhone sul palco era praticamente un dispositivo di test, un rischio calcolato da Apple per mostrare quanto prima un qualcosa che avrebbe rivoluzionato l’intero settore. In quell’occasione andò tutto bene, ma immaginiamo le preghiere dietro le quinte di dirigenti e dipendenti. A quanto pare, però, Apple non è più disposta a rischiare di mostrare software e hardware che potrebbero nono funzionare come dovrebbero durante la presentazione.

Ad esempio, Steve Jobs ebbe un problema con il Wi-Fi quando stava presentando l’iPhone 4, con l’unità demo che non fu in grado di caricare i contenuti mentre era connessa al Wi-Fi. Jobs tentò di passare alla rete 3G di AT&T, ma senza successo. Si trattò di un momento divertente, che Jobs sfruttò al meglio grazie alla sua bravura sul palco.

Anni dopo, Craig Federighi sarebbe salito sul palco per mostrare il Face ID dell’iPhone X con una demo che non andò benissimo. Il dirigente provò a sbloccare il dispositivo con il suo volto, ma alla fine dovette ricorrere all’uso di un passcode per entrare. Ci furono risate, ma poi tutto andò a buon fine.

Il fatto è che in entrambi i casi in realtà non fu l’hardware a fallire. Per l’iPhone 4 c’erano troppi dispositivi connessi al Wi-Fi, e quindi l’iPhone ebbe problemi a caricare i contenuti. E il fallimento di Face ID era in realtà qualcosa di corretto a livello funzionale, perché troppe persone avevano utilizzato il telefono dimostrativo e il Face ID continuava a provare ad autenticarsi con il volto di Federighi. A livello funzionale, e per motivi di sicurezza, dopo vari tentativi errati iOS chiese la password per poter accedere al dispositivo.

Questi sono probabilmente i motivi per cui Apple vuole evitare gli eventi dal vivo: possono sorgere problemi, e questo può rendere la demo meno perfetta e far percepire il prodotto come non funzionante.

Immagina Tim Cook sul palco, con indosso l’Apple Vision Pro mentre è collegato alla sua batteria portatile e semplicemente non funziona. La batteria è scarica perché qualcuno si è dimenticato di ricontrollare il tutto. È lassù con un’unità spenta, cercando di parlare di quanto sia bello e utile.

Invece, Apple si è esercitata e ha elaborato tutto in condizioni predeterminate e controllate. Tutto è stato progettato per funzionare esattamente come dovrebbe, con demo preregistrate e tutto il resto.

Questo è fantastico per Apple, perché mostra i punti di forza di ciò che verrà, ma rimuove parte del divertimento, parte dell’intrattenimento. E, forse, anche parte dell’autenticità.

Inoltre, è particolarmente strano notare che i principali concorrenti di Apple, Google e Samsung, stanno nuovamente organizzando eventi dal vivo. Apple è un’azienda che promuove le sue connessioni con le persone, ma a quanto pare i keynote dal vivo non rientrano più in quell’ombrello.

E voi, cosa ne pensate?

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