Google ha deciso di posticipare il lancio della sua rete “Trova il mio dispositivo“, annunciata durante l’I/O 2023.
In quell’occasione, Google disse che avrebbe sfruttato oltre 1 miliardo di dispositivi Android in uso per aiutare gli utenti a trovare gli oggetti smarriti. L’azienda aggiunse anche che i tracker Bluetooth di Tile, Pebblebee e Chipolo sarebbero stati compatibili con la rete Trova il mio dispositivo.
Nella giornata di ieri, però, Google ha annunciato di aver deciso di posticipare il lancio della rete Trova il mio dispositivo. Il servizio mostra anche gli avvisi di tracker sconosciuti se qualcuno sta monitorando la tua posizione con un tag posizionato senza autorizzazione. Mentre Google ha già affermato che tutti i tag Bluetooth compatibili con la rete FMD supporteranno gli avvisi di tracker sconosciuti di Android, l’iPhone non ha capacità di rilevamento simili.
All’inizio di maggio, Google e Apple hanno annunciato una specifica di avviso di tracker indesiderato a livello di settore. I tracker Bluetooth che rispettano questo approccio saranno rilevabili da Android e iOS. Le due piattaforme mobili si sono impegnate ad aggiungere il supporto una volta finalizzate le specifiche.
Google non lancerà la rete Trova il mio dispositivo “fino a quando Apple non avrà implementato le protezioni per iOS”. Assicurandosi che i proprietari di iPhone possano trovare tracker compatibili, si spera che questa funzione riduca e aiuti a impedire che la rete Google venga utilizzata per tracciare i dispositivi Apple senza l’autorizzazione dei proprietari. Ciò si rifletterebbe negativamente sulla rete FMD e sui prodotti associati, visto che AirTag già offre tutto questo.
In particolare, Google ha confermato che gli avvisi indesiderati del tracker AirTag che Android sta lanciando a partire da oggi si basano su un’implementazione personalizzata diversa dalle specifiche ufficiali. Android sta implementando gli avvisi già da ora per dissipare le preoccupazioni dei clienti poiché il tracker Apple è molto diffuso.
Tutto questo, però, doveva essere portato avanti anche da Apple per consentire agli iPhone di rilevare tracker di terze parti sconosciuti, sfruttando la rete FMD di Google Al momento, però, questa funzione non è stata abilitata su iOS.
Per tale motivo, Google ha posticipato il lancio di FMD a fine anno, in attesa che Apple aggiorni iOS come promesso.
Oggi, Trova il mio dispositivo di Google può già individuare telefoni e orologi smarriti connessi a Internet. La nuova rete potrà invece localizzare i dispositivi offline o che non dispongono di funzionalità di localizzazione. Il tutto funziona facendo in modo che oltre 1 miliardo di dispositivi Android nel mondo verifichino periodicamente la presenza di dispositivi nelle vicinanze per raccogliere in crowdsourcing la posizione di quelli identificati come smarriti dai legittimi proprietari.
Sì, funziona proprio come AirTag…