Qualche anno fa, l’idea che Apple sostenesse la legislazione sul diritto di riparazione sarebbe stata quasi inimmaginabile, ma oggi le cose sono radicalmente cambiate.
L’azienda ha trascorso anni a combattere il diritto alla riparazione, spendendo denaro per esercitare pressioni contro le relative legislazioni sia a livello statale che federale negli Stati Uniti, cercando di bloccarle del tutto o di indebolirle.
Nella giornata di ieri, però, qualcosa è cambiato, perché Apple non solo ha fatto un’inversione di rotta, sostenendo una legge californiana sul diritto alla riparazione a cui si era precedentemente opposta, ma è arrivata addirittura a sostenerla attivamente.
Sebbene Apple fosse inizialmente contraria a questo disegno di legge, l’azienda sorprendentemente ha deciso di sostenerlo per la prima volta in assoluto.
Il CEO di iFixit, Kyle Wiens, ha affermato: “L’approvazione da parte di Apple della legge sul diritto alla riparazione in California è un momento di svolta per i diritti dei consumatori. Sembra che il muro di Berlino dei monopoli di riparazione tecnologica stia iniziando a sgretolarsi, mattone dopo mattone”.
La svolta di Apple sulla questione è stata davvero lenta, ma il momento decisivo è avvenuto nel 2021, quando l’azienda ha lanciato il suo programma di riparazione self-service, che permette agli utenti di riparare in casa iPhone e Mac, acquistando le parti di ricambio direttamente da Apple.
Come ha affermato Wiens di iFixit, questo è davvero un momento spartiacque, poiché Apple non solo consente riparazioni fai-da-te, ma ora in realtà fa pressioni a favore della legislazione sul diritto alla riparazione.
Apple non è solo la più grande azienda tecnologica al mondo, ma probabilmente anche la più influente. Ora che il produttore di iPhone ha prestato il suo sostegno al diritto di riparazione, possiamo aspettarci che anche altre aziende invertano le loro posizioni.