Le affermazioni ambientali di Apple sono esagerate, ma è l’azienda tech più green

Un nuovo rapporto afferma che Apple esagera quando parla di ambiente, ma rimane tra le aziende tech più "green".

apple ambiente

Le affermazioni di Apple sull’ambiente sono state nuovamente esaminate al microscopio, solo poche settimane dopo che Greenpeace aveva criticato i cicli annuali dei prodotti dell’azienda per aver causato troppe emissioni di carbonio.

Anche se un nuovo rapporto accusa Apple di esagerare i propri progressi ambientali, riconosce che l’azienda di Cupertino è molto più avanti rispetto ai suoi rivali tecnologici.

Greenpeace il mese scorso ha accusato Apple di incoraggiare un rapido cambio dei prodotti, con un costo ambientale molto  elevato.

Con ogni nuova versione di iPhone, decine di milioni di persone in tutto il mondo sono invogliate a effettuare l’aggiornamento, anche se i cambiamenti sono relativamente minori. Se Apple desse davvero priorità all’ambiente, potrebbe incoraggiare l’uso prolungato dei dispositivi e prendere in considerazione l’allungamento del tempo tra i rilasci principali.

Il ciclo di vita del prodotto è un grosso problema, dice Greenpeace, perché anche Apple ammette che delle emissioni totali di carbonio di un iPhone, circa l’80% avviene durante la produzione.

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Il nuovo report di oggi concorda sul fatto che Apple esagera nel parlare dei suoi progressi ecologici, ma afferma che fa molto di più rispetto ad altri giganti della tecnologia.

Stand.earth ha confrontato Apple, Dell, Google, HP, Microsoft e Nvidia. Si dice che tutti, tranne Nvidia, si sono impegnati a ridurre le emissioni globali assolute di gas serra (GHG) all’interno delle loro catene di fornitura entro il 2030, con l’impegno di Apple di gran lunga più avanti di tutti.

Inoltre, solo Apple ha riferito di aver adottato misure significative per fornire supporto finanziario, trasferimento di conoscenze o incentivi per assistere nella transizione energetica anche i suoi fornitori. Il coinvolgimento dei fornitori è fondamentale, ma senza un sostanziale sostegno finanziario e un adeguato trasferimento di conoscenze, la transizione verso le energie rinnovabili diventa difficile.

“Anche se Apple potrebbe essere troppo frettolosa nel dichiarare che i propri prodotti sono carbon neutral”, si legge nel report”, “sono gli unici a dare un forte esempio nel modo in cui stanno spostando le proprie attività dai combustibili fossili e lavorando in modo aggressivo per coinvolgere i propri fornitori. Un percorso indispensabile per essere alimentati al 100% da fonti rinnovabili entro il 2030”.

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