L’Unione Europea ha deciso che iMessage non è abbastanza popolare da richiedere il rispetto delle nuove norme in fatto di antitrust e interoperabilità della piattaforma.
Il Digital Markets Act (DMA) avrebbe richiesto ad Apple di apportare modifiche a iMessage per renderlo disponibile su altre piattaforme. Le regole si applicano ai giganti della tecnologia che soddisfano i criteri di “gatekeeper”, costringendoli ad aprire i loro vari servizi e piattaforme ad altre società e sviluppatori.
Le regole di interoperabilità avrebbero comportato che le app Meta come WhatsApp o Messenger avrebbero potuto richiedere di interoperare con il framework iMessage di Apple e Apple sarebbe stata costretta a conformarsi all’interno dell’UE.
Come riporta oggi Bloomberg, però, iMessage potrebbe non rientrare nella legislazione perché non è ampiamente utilizzato dalle aziende.
Il rapporto rileva che la possibile proroga per Apple fa parte di un’indagine di mercato di cinque mesi da parte della Commissione Europea, ma l’esenzione di iMessage non sarà confermata ufficialmente fino al completamento dell’indagine a febbraio.
Indipendentemente dalle conclusioni dell’indagine, il DMA probabilmente costringerà comunque Apple ad apportare importanti modifiche al modo in cui funzionano App Store, FaceTime e Siri in Europa. Ad esempio, si prevede che Apple consentirà agli utenti di installare app store di terze parti e darà agli sviluppatori la possibilità di promuovere le proprie offerte al di fuori dell’App Store e di utilizzare sistemi di pagamento di terze parti.