Ogni anno, soprattutto in concomitanza con le date più nostalgiche della storia di Apple, emerge qualche nuovo aneddoto su Cupertino e questa volta leggiamo la storia di un fotografo che passò una settimana intera a cercare di fare una foto a Steve Jobs senza riuscirci!
Macworld, rivista nata insieme al Mac praticamente 40 anni fa, ha raccontato il dietro le quinte di un famoso scatto di Steve Jobs apparso sul primo numero della rivista, all’epoca in forma esclusivamente cartacea. L’avventura del fotografo Will Mosgrove è stata raccontata nel podcast 871 di Macworld ed è stata trascritta sulle pagine della rivista, come riportato anche da 9to5Mac. Leggiamo i punti salienti e scopriamo l’avventura dietro allo scatto di Jobs.
Partiamo dall’inizio, ossia dalla fama di Jobs di non essere particolarmente paziente durante i servizi fotografici. Will Mosgrove, quindi, sapeva che Steve Jobs non gli avrebbe concesso molto tempo in quell’occasione e racconta che, quando entrò nella stanza, nessuno sapeva ancora come si sarebbe vestito. Considerando che Jobs non amava molto gli abiti formali, sorprendentemente – come si vede nella foto di Macworld – quel giorno arrivò con un vestito elegante. Scattate un paio di Polaroid veloci per assicurarsi che tutto fosse corretto, lo shooting andò avanti per circa cinque minuti con Jobs che, poco dopo, affermò “Abbiamo finito?”. Steve, infatti, stando a quanto ricorda Mosgrove, era rigido e non sapeva esattamente cosa volesse fare. Fortunatamente lo scatto diventò subito iconico.
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Sulla base di questo racconto, però, il fotografo ricorda una vicenda ancora più curiosa. Si tratta di quella volta che Apple chiese a Mosgrove di fare una foto a Jobs, ingaggiandolo per una settimana intera, ma ottenne zero scatti.
L’azienda aveva mandato Mosgrove in Svezia per una settimana. C’era un consorzio universitario in corso a Lund e alla fine, Steve sarebbe arrivato da Stoccolma. Apple voleva una fotografia di Jobs che entrava nel castello con il paesaggio sullo sfondo e aveva chiesto a Mosgrove di viaggiare con lui in elicottero per lo scatto.
Così, il fotografo andò in Svezia, stette lì per cinque o sei giorni, documentando vagamente questo consorzio e poi raggiunse Jobs in aeroporto. Entrati in elicottero, c’erano circa 8 minuti a disposizione per lo scatto ma non appena il fotografo tirò fuori la sua macchina fotografica, Jobs gli disse “Sai, non credo di volere foto”. Mosgrove gli spiegò che Apple lo aveva fatto volare dalla California alla Svezia per quello scatto e gli chiese di pensarci, chiedendogli anche di provare a fare qualche scatto, visionarlo e decidere anche di non utilizzarlo. In qualche modo, Mosgrove doveva portare qualcosa a chi lo aveva ingaggiato. Ma Jobs insistette e non volle si scattasse alcuna fotografia.
Infine, dopo qualche silenzio imbarazzante e un nuovo tentativo, Jobs mise le cose in chiaro in modo più deciso “no fucking photos”. A questo punto il fotografo ricorda che il tutto si concluse con una risata da parte di Hughes, il direttore artistico, il quale venne a sapere della disavventura in elicottero.
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