La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato oggi che non accoglierà l’appello per il caso VirnetX contro Apple sui brevetti, ponendo fine a una battaglia legale durata 14 anni e facendo risparmiare ad Apple 502,8 milioni di dollari.
Come riporta la CNBC, senza che la Corte Suprema intervenga, una sentenza del marzo 2023 della Corte d’Appello del Circuito Federale degli Stati Uniti rimarrà valida, quindi Apple non dovrà pagare i danni che VirnetX aveva chiesto e ottenuto nel 2020.
VirnetX aveva vinto il primo processo con giuria contro Apple nel 2020, quando l’azienda di Cupertino venne condannata per aver violato i brevetti VirnetX con la sua funzionalità VPN on demand presente su iPhone. I due brevetti citati nel caso furono successivamente invalidati con una sentenza separata dell’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti.
Dopo che Apple presentò ricorso contro la sentenza iniziale del 2020, ha potuto indicare l’invalidazione dei brevetti e ottenere l’annullamento del risarcimento iniziale da parte della corte d’appello federale. VirnetX ha tentato di inoltrare il caso di invalidazione del brevetto alla Corte Suprema, ma è stato respinto.
VirnetX è vista come un”patent troll” che non offre prodotti o servizi reali. Genera entrate facendo causa alle società tecnologiche che violano o concedono in licenza i suoi brevetti.
Anche se Apple non dovrà pagare i 503 milioni di dollari derivanti da questo singolo processo, l’azienda ha dovuto sborsare 440 milioni di dollari nel 2019 per aver violato i brevetti sulla sicurezza delle comunicazioni di VirnetX con FaceTime e iMessage.