Ad oggi si parla sempre di più di privacy online e di come proteggersi in rete, cercando di eliminare quante più informazioni personali non necessarie su internet e limitare, di conseguenza, la profilazione, il rischio di furto d’identità e messaggi e chiamate spam. Vi avevamo già parlato di Incogni nell’articolo dedicato alle chiamate indesiderate e oggi approfondiamo il discorso in merito alle informazioni personali che circolano in rete.
Le informazioni personali sono preziose
Come ben noto, ormai i dati sono diventati preziosissimi su internet ed è cresciuto, di conseguenza, il numero di soggetti ed entità interessate ad acquisire quante più informazioni personali degli utenti del web per molteplici ragioni, dalle classiche esigenze di marketing a quelle più pericolose da parte di hacker e malintenzionati, i quali potrebbero addirittura provare a rubare le identità e non solamente a profilare l’utente per fornirgli annunci mirati e personalizzati, operazione che gli utenti potrebbero anche gradire in base ai propri gusti e alle proprie opinioni.
Ci sono situazioni in cui, ovviamente, i dati personali esposti in rete possono mettere in pericolo la privacy online delle persone, esponendo dati finanziari, medici, personali, legali e via discorrendo.
I broker di dati, come afferma Incogni, raccoglierebbero e venderebbero i dati personali di milioni di persone a varie aziende o a persino hacker.
Tra i tipi di dati personali troviamo:
- Informazioni di contatto
- Cartelle cliniche
- Documenti finanziari
- Informazioni sulla carta di credito
- Precedenti penali
- Stato civile
- Storia lavorativa
- Istruzione
Le informazioni di contatto, inoltre, possono essere usate anche come “gancio” per l’invio di comunicazioni di phishing con attacchi sempre più mirati e sofisticati che fanno credere alle vittime di essere stati contattati da amici, parenti, aziende, enti e contatti reali e verificati.
Come eliminare le informazioni personali su internet
Per proteggere i propri dati personali sul web è necessario seguire una serie di best practices utilissime per limitare la diffusione e l’eventuale circolazione dei dati.
In primis, è importante non fornire sempre tutti i propri dati a fonti sconosciute o che si prevede di utilizzare poco come servizi online, siti web, e-mail, ecc. Al contrario, può essere utile avere un indirizzo di posta elettronica secondario per i servizi non importanti così da separare quanto più possibile gli account e provare a limitare la diffusione dei dati di contatto principali. È quindi fondamentale valutare in modo critico se le informazioni richieste servono davvero per il servizio di cui si ha bisogno oppure se si tratta di richieste eccessive commisurate a quanto proposto. Ad esempio, un servizio di newsletter online che richiede anche l’indirizzo fisico della propria abitazione può essere troppo invadente se non offre una valida motivazione in merito all’uso di quel dato. Per questo, è fondamentale leggere termini di servizio e informative privacy dei vari siti e servizi che si utilizzano in rete.
Un altro consiglio utile è quello di proteggersi durante la navigazione web con una VPN che nasconde l’indirizzo IP dell’utente ed applica una crittografia al traffico web così da nascondere quante più informazioni possibili, soprattutto se ci si connette spesso da reti pubbliche e hotspot in giro per la città.
Ancora, è di fondamentale importanza la creazione di una password complessa e diversa per ogni servizio. In un mondo sempre più colpito da attacchi e fughe di dati, usare una password debole e, soprattutto, identica per più servizi mette in pericolo tutti gli account dell’utente con la medesima password. Ad esempio, se in una fuga di dati viene rivelata la password della propria casella e-mail e questa password è la stessa usata sui social network, saranno molteplici gli account potenzialmente violati. Il consiglio è sempre quello di creare una password difficile, con numeri e simboli, lettere minuscole e maiuscole e almeno 8 caratteri. Meglio ancora se ci si affida ad un password manager in grado di creare password complesse e di memorizzarle in modo sicuro dietro ad una singola master password che sarà, di fatto, l’unica che dovremo memorizzare personalmente.
Ancora, bisogna fare attenzione a navigare su siti web senza protezione, quindi senza protocollo HTTPS, icona del lucchetto vicino all’URL e via discorrendo.
Può essere anche utile, in base alle esigenze, inviare direttamente una richiesta a Google per rimuovere le informazioni, così come eliminare quante più app possibili dal proprio smartphone così da limitare la raccolta dei dati, ad esempio quelli di posizione, calendario e via discorrendo. Se possibile, è anche utile ottimizzare le impostazioni di sicurezza per le app, i browser e i servizi usati, andando ad affinare quanto più possibile le misure di protezione.
Infine, per eliminare quante più informazioni personali da internet, è utilissimo chiudere e cancellare tutti gli account non più in uso, ad esempio i social media, i servizi abbandonati, gli account di cloud storage e così via. Meglio eliminarli prima che scoprire poi che sono stati violati, con tutti i rischi associati ai dati contenuti al loro interno. Per fare questo ci sono guide e sistemi di assistenza per ogni sito web e, quando non è possibile procedere in autonomia, solitamente è sufficiente scrivere all’indirizzo di supporto del servizio per farsi chiudere il profilo.
Incogni, il servizio che invia automaticamente richieste di cancellazione dei dati
Fortunatamente, ci sono anche soluzioni sviluppate appositamente per aiutarci su base quotidiana a ridurre la nostra presenza online e a rimuovere i dati personali in eccesso. In questo caso, Incogni si occupa di inviare richieste ai broker di dati per la rimozione delle informazioni personali dei propri clienti. Così facendo, l’utente singolo guadagna tempo mentre Incogni lavora in background e lo informa dei progressi fatti.
Al prezzo di circa 5,79 dollari al mese con l’abbonamento di un anno, ora scontato, gli utenti Incogni possono rimuovere i propri dati dalla rete e continuare a tenerli al sicuro in quanto il servizio non solo si occupa della prima rimozione ma anche della costante rimozione man mano che i dati si affacciano nuovamente online.
Incogni funziona in modo estremamente semplice ed efficace:
- Raccolta delle informazioni da monitorare: il sistema raccoglie tutti i dati che si vogliono cercare online per la successiva rimozione
- Creazione di un elenco dei potenziali broker di dati
- Invio delle richieste di rimozione per eliminare i dati personali degli utenti
- Invio su base regolare di successive richieste di rimozione nel caso in cui i dati tornino ad essere raccolti dopo qualche tempo
Il vantaggio di questa soluzione è che Incogni opera in base alle nostre esigenze e che noi possiamo monitorare direttamente il processo, comprensivo di potenziali database trovati, richieste inviate e richieste completate, sulla dashboard Incogni che riepiloga tutti i progressi.
Diversamente, sarebbe necessario molto tempo nell’invio di singole richieste di cancellazione dei dati con un conseguente spreco di energie e di risorse personali che potrebbero essere usate nella vita quotidiana.
Articolo in collaborazione con Incogni.
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