Il rumore del modem 56k, l’attesa del collegamento, l’apertura di ICQ e siamo subito negli anni ’90. Un’altra epoca, che a breve vedrà l’addio di uno degli ultimi baluardi di quegli anni per quanto riguarda la messaggistica.
L’annuncio ufficiale condiviso dalla software house Mail.ru ci dice che il celebre servizio di messaggistica ICQ chiuderà i battenti il 26 giugno. Per molti, questa notizia segna la fine di un’era e suscita un po’ di nostalgia per uno dei servizi pionieri della comunicazione digitale.
ICQ, abbreviazione di “I Seek You,” è stato lanciato nel novembre 1996 dalla società israeliana Mirabilis. È rapidamente diventato uno degli strumenti di messaggistica istantanea più popolari al mondo, rivoluzionando il modo in cui le persone comunicavano online. Prima di WhatsApp, Facebook Messenger e Telegram, c’era ICQ, che permetteva agli utenti di inviare messaggi in tempo reale, condividere file, e persino effettuare chiamate vocali.
Nel 1998, AOL (America Online) acquistò ICQ per 287 milioni di dollari, riconoscendo il suo potenziale e la crescente base di utenti. Negli anni successivi, ICQ continuò ad evolversi, introducendo nuove funzionalità come le chat di gruppo e i giochi online, mantenendo sempre un design distintivo e suoni di notifica che molti ricordano tutt’oggi.
Nonostante il suo iniziale successo, ICQ ha iniziato a perdere terreno con l’avvento di nuovi servizi di messaggistica. La crescente popolarità di piattaforme come MSN Messenger, Yahoo Messenger, e successivamente, social network come Facebook e Twitter, ha ridotto significativamente la base di utenti di ICQ. L’acquisizione da parte di Mail.ru Group nel 2010 ha segnato un ultimo tentativo di rilancio, con un rinnovamento dell’interfaccia e l’introduzione di app per smartphone, ma i risultati non sono stati quelli sperati.
Le nuove app di messaggistica, più moderne e integrate con i social network, hanno reso ICQ obsoleto, visto che gli sviluppatori non sono riusciti a sfruttare quella popolarità iniziale del servizio. Piattaforme come WhatsApp, Telegram, e Signal hanno offerto funzioni superiori e una maggiore sicurezza.
ICQ ha comunque lasciato un’impronta indelebile nella storia della tecnologia. È stato il precursore di molti servizi di messaggistica moderni e ha contribuito a definire il modo in cui interagiamo online. Per chi ha vissuto gli anni ’90 e i primi 2000, ICQ resterà sempre un simbolo di quei tempi, con il suo suono di notifica unico e l’interfaccia familiare.
ICQ chiude, ma i ricordi rimangono.