Secondo un recente rapporto di Bloomberg, Apple ha rifiutato una partnership con Meta a causa di preoccupazioni riguardanti la privacy.
Le due aziende hanno avuto una breve discussione su una possibile collaborazione a marzo, ma i colloqui non sono andati avanti e Apple non ha intenzione di integrare il modello di linguaggio avanzato (LLM) di Meta, Llama, in iOS.
Le due aziende hanno portato avanti discussioni attive per integrare Llama in iOS 18 come parte di Apple Intelligence. Il Wall Street Journal aveva riportato nei giorni scorsi che le discussioni erano in corso e non erano state finalizzate, ma il nuovo aggiornamento di Bloomberg chiarisce che Apple non ha mai seriamente considerato una partnership.
I colloqui preliminari sono avvenuti nello stesso periodo in cui Apple ha iniziato discussioni con OpenAI e Alphabet, la società madre di Google. Tuttavia, Apple ha deciso di non procedere con Meta perché “non considera le pratiche sulla privacy di quella società abbastanza rigorose”.
Alla fine, Apple ha firmato un accordo con OpenAI, e ChatGPT sarà integrato in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia. Gli utenti potranno optare per ChatGPT, con Siri in grado di gestire alcune richieste attraverso un modello di intelligenza artificiale più sofisticato. Apple sta anche lavorando su un accordo con Google per integrare Gemini nei suoi sistemi operativi e sta tenendo discussioni con la società di intelligenza artificiale Anthropic.
Durante il WWDC, Craig Federighi, capo dell’ingegneria software di Apple, ha affermato che l’azienda vuole fornire agli utenti una scelta tra diversi modelli di intelligenza artificiale, con l’intenzione di stabilire accordi con più fornitori.
Questa mossa di Apple come un chiaro segnale dell’importanza della privacy nella strategia dell’azienda. Sebbene la collaborazione con Meta avrebbe potuto portare benefici in termini di tecnologia avanzata, Apple ha scelto di mantenere la fiducia degli utenti come priorità assoluta. Questo approccio, pur limitando alcune opportunità, rafforza la posizione di Apple come azienda che mette la privacy dei propri utenti al primo posto.