Già si parla di iPhone 18: chip a 2nm e 12GB di RAM

Ecco i primi rumor sull'iPhone 18.

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Apple sta già preparando la strada per il futuro, e le prime indiscrezioni sull’iPhone 18, previsto per il 2026, sono davvero interessanti. Secondo un post su Weibo dell’utente “Phone Chip Expert”, Apple utilizzerà un processo di fabbricazione a 2 nanometri per il chip A20, il cuore del futuro smartphone. Questa tecnologia di prossima generazione sarà prodotta da TSMC, l’azienda leader nella produzione di semiconduttori, che ha pianificato l’inizio della produzione di questi chip avanzati per la fine del 2025.

Una delle novità più interessanti per l’iPhone 18 potrebbe essere il cambiamento nel metodo di impacchettamento dei chip. Attualmente, Apple utilizza la tecnologia InFo (Integrated Fan-Out) per integrare memoria e componenti principali all’interno del chip stesso, ottimizzando dimensioni e prestazioni. Tuttavia, per l’iPhone 18, Apple si sposterà verso il WMCM (Wafer-Level Multi-Chip Module). Questo nuovo approccio permette di combinare più chip all’interno dello stesso modulo, migliorando la comunicazione tra CPU, GPU, RAM e altre unità, come quelle dedicate all’intelligenza artificiale e al machine learning.

Mentre l’attuale gamma di iPhone 16 offre 8GB di RAM, l’iPhone 18 potrebbe avere un notevole incremento fino a 12GB di RAM, secondo le previsioni di esperti come Ming-Chi Kuo. Questo aumento di memoria non solo potenzierà le prestazioni generali del dispositivo, ma sarà essenziale per supportare tecnologie come Apple Intelligence, che richiedono una grande potenza di calcolo.

Non tutti i modelli della gamma iPhone 18 potranno godere delle stesse innovazioni. Si prevede che solo i modelli Pro adotteranno il chip a 2nm, principalmente per questioni di costo. Gli altri modelli potrebbero continuare a utilizzare la tecnologia a 3nm. Questa distinzione tra modelli standard e Pro riflette una tendenza già vista nelle precedenti generazioni di iPhone, dove solo i dispositivi top di gamma hanno beneficiato delle innovazioni più avanzate.

La tecnologia a 2 nanometri rappresenta un passo avanti fondamentale per i chip, con transistor più piccoli che permettono una maggiore densità di calcolo e un’efficienza energetica superiore. Con un chip più piccolo e più efficiente, l’iPhone 18 potrà offrire performance superiori, gestire app più complesse e migliorare l’autonomia della batteria, il tutto in un formato compatto.

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