Apple sembra pronta a rivoluzionare il design hardware degli iPhone, adottando una nuova configurazione della memoria che punta a ottimizzare le capacità di intelligenza artificiale (AI) dei suoi dispositivi. Dal 2026, secondo un rapporto da fonti coreane, Apple potrebbe passare a un sistema di memoria “discreta”, abbandonando il metodo package-on-package (PoP) utilizzato finora.
AGGIORNAMENTO: diversi esperti del settore hanno categoricamente smentito questa voce.
Attualmente, Apple utilizza la memoria PoP, dove la DRAM è impilata direttamente sul chip SoC (System-on-Chip). Questo approccio, in uso dall’iPhone 4, è perfetto per ottimizzare lo spazio nei dispositivi mobili. Tuttavia, presenta limiti di velocità e larghezza di banda, penalizzando applicazioni sempre più dipendenti dall’AI.
Con la memoria discreta, la DRAM sarà separata dal SoC, permettendo l’aggiunta di più pin I/O per aumentare la velocità di trasferimento dati e la capacità di canali paralleli. Questo design potrebbe aprire nuove opportunità per gestire carichi di lavoro AI più complessi.
Apple starebbe collaborando con Samsung e SK Hynix per sviluppare tecnologie di memoria LPDDR6, che potrebbero triplicare la velocità rispetto all’attuale LPDDR5X. Una variante, la LPDDR6-PIM, integrerà capacità di elaborazione direttamente nella memoria, riducendo ulteriormente i tempi di latenza.
Adottare questa configurazione potrebbe comportare sfide di ingegneria per Apple, come la necessità di ridurre le dimensioni del SoC o ripensare il layout interno per fare spazio alla memoria. Questo potrebbe avere un impatto su efficienza energetica e gestione del calore, ma il potenziale di un dispositivo con capacità AI rivoluzionarie sembra giustificare tali modifiche.