Apple si prepara a una svolta tecnologica che rafforza ulteriormente la sua strategia di indipendenza dai fornitori esterni. Secondo un report di Mark Gurman di Bloomberg, l’azienda sta sviluppando un chip wireless proprietario, chiamato internamente “Proxima”, che debutterà su nuovi modelli di Apple TV e HomePod mini previsti per il 2025.
Il nuovo chip Proxima e non solo
Il chip Proxima, frutto di anni di lavoro, è progettato per sostituire le soluzioni Bluetooth e Wi-Fi attualmente fornite da Broadcom. Sarà prodotto da TSMC, partner consolidato di Apple, e supporterà lo standard Wi-Fi 6E per offrire una connettività più veloce ed efficiente. Questa novità rappresenta un altro passo verso una maggiore integrazione tra hardware e software, un marchio di fabbrica della filosofia Apple.
Il debutto di Proxima non sarà solo un aggiornamento tecnico: si inserisce in una visione più ampia per il 2025, che include un ecosistema smart home sempre più avanzato. Tra le anticipazioni, si parla di un hub domestico basato su intelligenza artificiale e di una nuova videocamera di sicurezza stand-alone. Grazie al chip Proxima, la comunicazione tra dispositivi Apple sarà più rapida e fluida, migliorando l’esperienza utente.
Questo progetto si integra con altre iniziative, come il progressivo abbandono dei modem Qualcomm e lo sviluppo di un chip server per l’elaborazione AI, previsto entro il 2026. La strategia è chiara: creare soluzioni sempre più performanti e indipendenti, garantendo una qualità superiore e un controllo totale sull’intera catena produttiva.
HomePod mini 2025
Sempre secondo Gurman, Apple è al lavoro su un nuovo HomePod mini che dovrebbe arrivare nel 2025. La grande aspettativa? L’integrazione di Apple Intelligence, una funzionalità che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con Siri sui dispositivi domestici.
Chi utilizza il HomePod apprezza senza dubbio la perfetta integrazione con AirPlay e Apple TV, ma spesso si trova frustrato dalla limitata capacità di Siri. Semplici richieste come riprodurre una playlist o avviare un podcast possono risultare complicate, con errori frequenti che compromettono l’esperienza utente.
Con l’introduzione di iOS 18.2, Apple ha compiuto un passo avanti implementando la ricerca in linguaggio naturale su Apple Music. Questo miglioramento consente a Siri di comprendere meglio le richieste musicali, sia sugli iPhone che sugli HomePod. Tuttavia, per rendere Siri davvero utile, serve un supporto più ampio alle funzionalità avanzate di Apple Intelligence.
Gli attuali HomePod sono alimentati da processori derivati dagli Apple Watch, che non hanno la potenza necessaria per gestire funzioni di intelligenza artificiale avanzate. Per colmare questa lacuna, Apple sta sviluppando un dispositivo chiamato “HomePad”, dotato di uno schermo e di un chip in grado di gestire Apple Intelligence. Ciò nonostante, sarebbe auspicabile che anche il prossimo HomePod mini riceva un aggiornamento hardware significativo per offrire una Siri più intelligente e contestuale.