Mark Zuckerberg ha annunciato un cambio radicale nella moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme, tra cui Facebook, Instagram e Threads. L’azienda sostituirà il programma di Fact Checker con un sistema ispirato alle Community Notes di X, puntando a semplificare le politiche e promuovere la libertà di espressione.
Zuckerberg ha sottolineato che i complessi sistemi di moderazione dei contenuti adottati negli ultimi anni hanno portato a errori e censure, anche se in minima percentuale. “Anche censurare accidentalmente l’1% dei post significa colpire milioni di persone,” ha dichiarato.
La decisione è stata presa per ridurre gli errori, semplificare le politiche e tornare alle radici di Meta come piattaforma per la libertà di espressione.
Le Community Notes permetteranno agli utenti di aggiungere contesto ai post, seguendo un processo collaborativo. Meta afferma che queste note saranno approvate solo con il consenso di utenti con prospettive diverse, per evitare valutazioni distorte.
Il modello sarà introdotto nei prossimi mesi e sostituirà progressivamente i fact checker di terze parti. Contestualmente, Meta ridurrà la visibilità delle etichette di avvertimento su contenuti controversi e si concentrerà su violazioni legali o gravi, come terrorismo e sfruttamento minorile.
Tra le altre modifiche annunciate:
- Politiche di Contenuto Semplificate: Meta eliminerà restrizioni su argomenti come immigrazione e genere, ritenute “distanti dal discorso comune.”
- Filtri di Controllo Focalizzati: le segnalazioni automatiche si limiteranno a contenuti con violazioni gravi, mentre il resto sarà moderato manualmente con standard più elevati.
- Personalizzazione del Contenuto Politico: gli utenti potranno decidere se vedere più contenuti politici sui loro feed.
Alcuni analisti vedono questa mossa come un tentativo di allinearsi con l’amministrazione di Donald Trump, recentemente eletto, e con le critiche da parte dei Repubblicani che accusavano Meta di censurare le voci conservatrici. Inoltre, Zuckerberg ha espresso critiche verso i regolamenti europei, definiti troppo restrittivi per l’innovazione.
Questo cambiamento potrebbe aumentare l’engagement sulle piattaforme Meta, ma rischia anche di alienare utenti meno tolleranti verso contenuti polarizzanti. Zuckerberg ha riconosciuto che ci vorrà tempo per perfezionare il sistema, ma ha ribadito l’importanza di “ridurre gli errori e restituire voce alle persone.”