Truffa in Italia: clonano la voce della figlia con l’intelligenza artificiale e derubano un’anziana

Truffa a Treviso: clonano la voce della figlia con l’intelligenza artificiale e derubano un’anziana.

A Treviso, una donna di 84 anni è caduta vittima di una truffa che sembra uscita da un film di fantascienza: i truffatori hanno usato l’intelligenza artificiale per clonare la voce di sua figlia, convincendola a consegnare 30.000 euro in contanti.

Si tratta dell’ennesimo caso della truffa del finto incidente, un raggiro che sta diventando sempre più sofisticato grazie all’uso delle nuove tecnologie. Il caso è stato risolto dai carabinieri, che sono riusciti a identificare e denunciare un 55enne campano, parte di un’organizzazione criminale ben strutturata.

Come riporta il Corriere.it, la truffa ha avuto inizio con una telefonata. Dall’altro capo del telefono, l’anziana ha sentito quella che credeva essere la voce della figlia, in preda alla disperazione: “Mamma, mamma, mio marito ha avuto un incidente!”. Il tono era tremolante, l’emozione palpabile.

In realtà, era tutta una finzione. I criminali hanno probabilmente usato software di clonazione vocale basati sull’intelligenza artificiale, capaci di riprodurre fedelmente tono, timbro e inflessioni di una persona partendo da una semplice registrazione audio. Bastano pochi secondi di audio – magari presi da un messaggio vocale su WhatsApp, da un video su un social o da una chiamata intercettata – per creare una copia digitale quasi indistinguibile dalla realtà.

Il piano si è sviluppato secondo uno schema ormai collaudato: dopo aver gettato la vittima nel panico, i truffatori hanno chiesto una somma di denaro come “cauzione” per risolvere la presunta emergenza. L’anziana, in stato di shock e senza il tempo di verificare la storia, ha accettato di consegnare 30.000 euro in contanti.

Non si tratta di criminali improvvisati, ma di vere e proprie organizzazioni strutturate. Le indagini dei carabinieri di Treviso hanno rivelato che queste bande operano con ruoli ben definiti. C’è chi seleziona le vittime, spesso persone anziane e sole, raccogliendo informazioni personali per rendere più credibile la truffa, chi esegue le telefonate, sfruttando le nuove tecnologie per creare audio convincenti, e chi si presenta a casa delle vittime per ritirare il denaro o i gioielli.

In questo caso, la truffa è stata smascherata appena in tempo. L’anziana, insospettita da alcuni dettagli, è riuscita a contattare la figlia vera, che le ha confermato che si trattava di un inganno. Subito sono stati allertati i carabinieri, che hanno avviato le indagini e sono riusciti a risalire a uno dei responsabili grazie alle telecamere di videosorveglianza.

L’uomo, un 55enne campano già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato in un appartamento di Mira, nel veneziano, che utilizzava come base operativa. All’interno sono stati trovati 40.000 euro in contanti e numerosi gioielli, probabilmente frutto di altre truffe.

Il caso di Treviso non è isolato. In tutto il mondo, le truffe basate sull’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più comuni. Secondo uno studio della Starling Bank nel Regno Unito, un terzo delle truffe odierne coinvolge tecnologie AI. I truffatori sfruttano la quantità di contenuti vocali e video presenti online per raccogliere informazioni e creare identità digitali false, sempre più difficili da riconoscere.

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 su Amazon
News