Da qualche giorno è arrivato su AppStore “Across Age”, un RPG destinato a diventare il termine di paragone per tutte le future produzioni di questo tipo su AppStore.
Per gli utenti che come me, sono cresciuti con i meravigliosi RPG usciti sulle console 8 e 16 bit di Nintendo e Sega (e successivamente con i capolavori usciti su Playstation, tanto per fare tre nomi che dovrebbero suscitare inchini da parte di tutti gli amanti degli RPG: Final Fantasy VII, Xenogears e Chrono Cross) è sempre difficile rimanere stupiti di fronte ai nuovi RPG, che sotto molti punti di vista sono infinitamente inferiori ai giochi prodotti 10-15 anni fa. La categoria RPG su iPhone ha finora potuto avvalersi solo di due o tre buoni titoli (“Zenonia” e “Inotia II: A Wanderer of Luone” per far due nomi), che comunque non possono in alcuna maniera esser paragonati a quei capolavori che tanto nostalgicamente noi “vecchietti” ricordiamo con affetto.
I programmatori con il passare del tempo (e con l’estensione del pubblico dei videogiochi, ormai diventati fenomeno di massa) hanno lasciato da parte alcuni elementi caratterizzanti del genere e hanno iniziato a creare prodotti user-friendly, per riuscire ad accattivarsi le simpatie anche del pubblico che fino a quel momento non conosceva gli RPG. Se dal punto di vista commerciale è stata senza dubbio la mossa migliore che si potesse fare, dal punto di vista della qualità e della sfida offerta la situazione è naufragata e come risultato siam arrivati al punto che i primi 5 livelli del (sottovalutatissimo e mai troppo lodato) Phantasy Star II risultano molto più impegnativi delle fasi finali di gioco di un qualsiasi RPG uscito da 5 anni a questa parte.
Ma veniamo ad “Across Age” che premetto, non inverte la tendenza appena descritta, ma che a mio parere è decisamente il miglior RPG presente su AppStore. Inutile parlare della storia in quanto, è la solita lotta contro il supermegacattivo intenzionato a distruggere ogni cosa (caratteristica comune al 90% dei giochi di questo tipo), quindi passiamo ad analizzare gli elementi meritevoli di questo gioco. La grafica innanzitutto è molto colorata e definita, ricorda molto gli RPG usciti su Super Nintendo (Super Nes o Super Famicom); il character design non brilla certo per originalità ma è comunque fatto bene. Insomma l’aspetto grafico è senza dubbio positivo.
Il sonoro si attesta bene o male sugli stessi livelli (se non addirittura superiori) della grafica: le musiche son davvero carine, sempre evocative e sempre adatte alla situazione. Tirando le somme quindi abbiamo un prodotto che dal punto di vista tecnico di sicuro fa il suo dovere in maniera più che buona.
Dal punto di vista del gameplay ci sono ottime notizie! Il sistema di controllo ci consente infatti di utilizzare due personaggi contemporaneamente. Se all’inizio questa caratteristica può richiedere qualche minuto per essere assimilata, con il passare del tempo i comandi risulteranno estremamente semplici ed intuitivi. Cliccando sull’icona di uno dei due personaggi (Ales il cavaliere e Ceska la maga) potremo assumerne il controllo e farlo separare dall’altro. Questa caratteristica sarà fondamentale per la risoluzione di enigmi e puzzle. Alcuni esempi: capiterà che un dato interruttore si trovi in una posizione irraggiungibile normalmente, in questo caso il personaggio maschile farà da scaletta (o meglio da lanciatore hehe) al personaggio femminile permettendole di arrivare all’interruttore; mentre col personaggio maschile avanzeremo in un labirinto, il personaggio femminile spostando blocchi e premendo interruttori permetterà che le porte del labirinto si aprano al nostro passaggio. Insomma niente di particolarmente innovativo o originale, ma si tratta comunque di una caratteristica che aumenta la varietà e le situazioni di gioco.
La caratteristica che da il nome al titolo è la possibilità (grazie ad un’abilità di Ceska, il personaggio femminile) di viaggiare nel tempo attraverso alcuni portali sparsi per il mondo. Questa caratteristica è ben implementata e non è solamente accessoria. Alcuni punti chiave del gioco richiederanno l’utilizzo dei viaggi del tempo per proseguire nella quest principale, ma questi viaggi saranno anche utili per creare armi e oggetti speciali (per fare ciò dovrete lasciare durante un viaggio nel tempo una pietra speciale e un oggetto nel pozzo magico presente nella città principale, così quando tornerete nel presente potrete raccogliere dal pozzo il vostro oggetto speciale). L’ implementazione di questo sistema di viaggi temporali è ben realizzata e in alcuni casi molto divertente: degna di menzione la parte in cui dovrete lasciare una bottiglia di vino nel passato così da poter raccogliere nel presente il vino invecchiato e quindi di valore immensamente superiore.
Per quel che riguarda i controlli Ales attaccherà i nemici semplicemente entrando in collisione con essi, mentre Ceska scaglierà incantesimi a distanza premendo il bottone su schermo. I combattimenti con i boss non richiedono unicamente forza bruta e attacchi a casaccio, sarà infatti necessaria la collaborazione tra i due personaggi per avere la meglio.
Alcuni spostamenti sulla mappa di gioco avverranno attraverso una zattera, facile e divertente da controllare.
Tutte queste caratteristiche e queste situazioni di gioco diverse rendono “Across Age” davvero piacevole da giocare e difficilmente vi annoierà, considerata la varietà di situazioni presenti ingame.
La longevità pur non raggiungendo i livelli delle vecchie glorie (in ambito RPG), offre comunque oltre una decina di ore di gioco (15 secondo la descrizione del gioco presente su AppStore), destinate ovviamente a raddoppiare se si decide di sbloccare e scoprire tutti i contenuti del gioco (cosa che ogni appassionato di RPG ha il DOVERE di fare).
Dopo tutte queste (meritate lodi) parliamo dei difetti: il primo e più fastidioso riguarda la schermata dell’equipaggiamento, che ha scritte troppo piccole: questo porta a numerosi errori quando andiamo a toccarle per selezionare un oggetto. Infatti date le dimensioni di queste scritte, per eseguire il tocco in maniera precisa dovremmo avere stuzzicadenti al posto delle dita. Il secondo difetto riguarda lo zoom, che si rivela alquanto inutile dal momento che se decideremo di utilizzare la visuale ravvicinata non avremo modo di vedere i nemici che ci attaccano dal basso.
Concludendo: tenendo presente che stiam parlando di un RPG per iPhone, ci troviamo di fronte ad un ottimo titolo, che ha senza dubbio un numero di pregi immensamente superiore ai difetti. Il costo non è certo basso, ma personalmente consiglio questo titolo senza riserve a tutti gli appassionati del genere. Logicamente i giocatori di vecchia data come me, dovranno mettersi una mano sul cuore e accettare il fatto che difficilmente le produzioni future arriveranno mai ad un decimo dello splendore dei giochi che hanno accompagnato la nostra infanzia e la nostra adolescenza.
In attesa di “Final Fantasy” per iPhone, “Across Age” va senza dubbio considerato il Miglior RPG presente su AppStore.
VOTI
GRAFICA: 7
SONORO: 8
GIOCABILITà: 8
LONGEVITà: 8
COMPATIBILITà IPHONE: 8
TOTALE: 8-