Dopo Google ed Apple, ora anche Microsoft entra nel mirino delle autorità garanti per la privacy, in quanto il sistema operativo mobile Windows Phone traccia e conserva diversi dati.
Interpellato da alcuni giornalisti, un portavoce di Microsoft fa sapere che Windows Phone trasmette l’indirizzo MAC del punto di accesso WiFi utilizzato dall’utente, senza però trasmetterne il nome, la potenza del segnale, l’ID univoco generato casualmente dal dispositivo e conservato periodicamente e, se il GPS è attivo, l’ubicazione esatta, la direzione e la velocità di marcia dell’utente. Questo, dice Microsoft, accade quando un’applicazione o l’utente fa una richiesta di informazioni sulla posizione.
Insomma, anche Microsoft “ammette” di tenere traccia della posizione dell’utente, in forma del tutto anonima, proprio come avviene con iOS ed Android.
Ora il Congresso degli Stati Uniti pare intenzionato ad indagare in modo preciso su tutte le aziende di telefonia, per chiarire meglio la situazione.