Ancora problemi legali per Geohot: Sony accusa l’hacker, la EFF lo difende

Qualche giorno fa, come probabilmente saprete, Geohot, hacker famoso per aver eseguito il jailbreak su iPhone, iPod touch, iPad e, ultimamente, anche su PlayStation 3, è stato coinvolto in un’azione legale da parte di Sony. Il polverone mediatico, sollevato dopo la pubblicazione delle chiavi per decriptare il sistema operativo della PlayStation 3, non sembra destinato a concludersi, anche se, da parte di alcuni esponenti, le misure “cautelative” di Sony sono state definite “oltraggiose”.

In un lungo articolo, l’EFF ha spiegato quali potrebbero essere le pericolose conseguenze se Sony dovesse riuscire a vincere la battaglia legale con George Hotz. In sostanza, quello che viene contestato da più esponenti alla nota azienda, è di non permettere ai singoli utenti che acquistano un prodotto Sony di poter utilizzare lo stesso come meglio credono.

L’azienda, infatti, si riserva il diritto di valutare se l’utilizzo del prodotto in questione risulti legale o illegale, adottando, eventualmente, le adeguate procedure giudiziarie esattamente come sta avvenendo con Geohot. La Electronic Frontier Foundation si dice contraria a tutto ciò. Se si compra un computer – continua la EFF – questo è di proprietà dell’acquirente. Non dovrebbe essere un crimine accedere al proprio computer. Un comportamento simile non è da Sony.

Per Sony, invece, il lavoro svolto da Geohot mette a serio rischio una serie di sistemi di sicurezza in cui l’azienda ha investito un notevole quantitativo di risorse, finanziarie e umane (opinione oggettivamente condivisibile).

Chissà se, una volta conclusa questa vicenda, Geohot avrà ancora voglia di cimentarsi in procedure di sblocco dei dispositivi. Lui dice di si, e oltre agli attuali dispositivi, il prossimo obiettivo sarà la PSP!

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