Apple e Siri bersaglio di una seconda class action negli Stati Uniti

Dopo la prima class action contro Apple a causa di spot considerati fuorvianti, arriva la seconda class action rivolta all’assistente vocale presente su iPhone 4S per motivi simili.

La nuova class action, come riportato dal Los Angeles Times, è stata avviata a Los Angeles, negli Stati Uniti, e con essa l’azienda di Cupertino viene accusata di aver trasmesso a livello nazionale spot considerati ingannevoli:”Attraverso una campagna pubblicitaria nazionale, Apple ha disseminato rappresentazioni false ed ingannevoli relative alla funzionalità di Siri” si legge nella denuncia. Un esempio pratico di queste accuse può essere ritrovato nei vari esempi di utilizzo mostrati da Apple nei suoi spot pubblicitari:

Ad esempio, in molte pubblicità televisive di Apple gli utenti usano Siri per prendere appuntamenti, per trovare ristoranti ed anche imparare gli accordi di chitarra relativi ad una canzone rock classica. Nelle sue pubblicità, Apple descrive queste azioni come facilmente eseguibili semplicemente “chiedendo a Siri”. Gli spot ingannevoli di Apple differiscono sostanzialmente dall’effettivo funzionamento di Siri sperimentato dal querelante e da altri clienti.

L’obiettivo della class action è quello di ricevere un risarcimento per danni rivolto a chiunque abbia acquistato l’iPhone 4S negli Stati Uniti. Come potete vedere, quindi, la nuova azione collettiva è molto simile a quella avviata a New York da Frank M. Fazio di cui vi abbiamo parlato in questo articolo; dal canto nostro, invece, speriamo semplicemente che venga presto introdotto il supporto anche alla lingua italiana.

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