E’ di pochi minuti fa la notizia che la giuria americana che era stata chiamata a decidere sulla colpevolezza o meno di Apple riguardo alla causa antitrust riguardante l’iPod ed il metodo con cui Apple ha protetto i contenuti musicali del proprio store musicale ha finalmente annunciato il suo verdetto: Apple non è stata ritenuta colpevole di aver danneggiato i consumatori con pratiche anti-concorrenziali.
E alla fine vittoria è stata. Di nuovo.
La class action che aveva persino scomodato mail risalenti al 2001 di Steve Jobs e che aveva visto salire al banco dei testimoni dirigenti Apple di alto rango come Eddy Cue e Phil Schiller si chiude con un nulla di fatto. Apple non avrebbe deliberatamente ostacolato la concorrenza e non avrebbe creato un danno agli utenti americani. Niente 350 milioni di dollari di risarcimento, quindi, che in caso di colpevolezza sarebbero potuti arrivare a ben 1 miliardo di dollari a causa delle accessorie sanzioni antitrust.
Apple ha sostenuto in tutto il processo che l’utilizzo del DRM durante la sincronizzazione della musica con l’iPod da iTunes era nato per evitare la pirateria dei contenuti musicali e che tale pressione venisse maggiormente esercitata dalla stessa industria musicale la quale teneva particolarmente nel distribuire musica digitale in modo sicuro e senza rischio di pirateria.
La decisione della giuria di decretare l’assoluzione di Apple dall’accusa di violazione delle leggi antitrust è stata unanime.