Apple vuole avere il controllo completo sul suo software e il suo hardware, anche e soprattutto per essere più competitiva nel mercato della telefonia mobile. Tuttavia, se da una parte Apple non rilascia le sue applicazioni mobile per altre piattaforme, la concorrenza ha seguito la strada opposta: Microsoft, Google e Amazon hanno realizzato le loro app per i propri sistemi operativi, e le hanno poi pubblicate anche su App Store. Questo rende la piattaforma iOS quella potenzialmente più completa per quanto riguarda il parco di applicazioni mobile.
Chi acquista un iPhone o un iPad può usare applicazioni quali Siri, iMessage, iWork, iPhoto, Trova i miei amici, iMovie e FaceTime, tutte app che non sono disponibili su altri telefoni o tablet. Ma gli utenti iPhone e iPad possono a loro volta installare sui propri dispositivi le principali app sviluppate dalla concorrenza.
Quindi, gli utenti iOS che vogliono usare le app più importanti dei grandi produttori di sistemi mobile alternativi non sono costretti ad acquistare un terminale Android o Windows Phone, piuttosto che un tablet di Amazon. Per loro, è sufficiente andare su App Store e scaricare l’app desiderata. A ben vedere, si tratta di una situazione di non-equilibrio, a netto favore di Apple, frutto anche dei diversi modelli di business delle grandi rivali: Google, Microsoft e Amazon sono principalmente società di software e di servizi, anche se ognuna di loro ha realizzato anche qualche terminale (Google attraverso la controllata Motorola). Apple, invece, realizza sia software che, soprattutto, hardware.
E dato che Apple ha venduto oltre 400 milioni di dispositivi iOS, si tratta di un mercato troppo vasto da poter ignorare anche per i concorrenti più diretti. Per questo motivo, i proprietari di un iPhone o di un iPad possono installare sui propri dispositivi app quali Google Maps, Google Search, Gmail, Chrome, Google Drive. Ancora, possono installare alcune app di Microsoft come Bing, OneNote e SkyDrive, senza dimenticare che nei prossimi mesi verrà rilasciato anche Office per iOS. Infine, è possibile installare una serie di app di Amazon, ad esempio per acquistare oggetti online o scaricare ebook, video e altri servizi online. Addirittura, Google Maps viene considerata migliore su iOS che su Android.
Alcuni esempi? Se volete leggere un libro digitale su un dispositivo Apple, potete utilizzare l’app iBooks di Apple, l’applicazione ufficiale Amazon Kindle o Google Play App (oltre ad altre alternative). Se all’utente piace controllare l’iPhone con la voce, può utilizzare Siri o sfruttare l’app di ricerca vocale di Google. Tra poco, inoltre, gli utenti iOS potranno sfruttare tutte le funzioni vocali di Goole Now sui propri terminali iPhone e iPad. Tutte queste combinazioni non sono possibili sui terminali Android, Amazon e Windows Phone.
Il futuro le cose andranno sempre meglio per gli utenti iOS: abbiamo già citato le app Office di Microsoft e Google Now di Google, ma nelle ultime settimane sono state pubblicate su App Store applicazioni per controllare la Xbox da iPhone e iPad, oppure per gestire i viaggi con l’app Field Trip di Google.
Allora, perchè i rivali di Apple contribuiscono a rendere più versatili gli iPhone e gli iPad, quando Apple non restituisce il favoce?
Google disse “vogliamo mettere i nostri servizi a disposizione del maggior numero di persone. Il nostro obiettivo è quello di offrire la migliore esperienza di Google su tutti i dispositivi e le piattaforme in commercio“.
Amazon ha sottolineato più volte la sua filosofia: “compralo una volta, usalo ovunque“. In pratica, se hai comprato un libro digitale su Amazon, devi poterlo usare con qualsiasi dispositivo.
Microsoft ha sempre ribadito di dare più importanza al software che all’hardware prodotto: “vogliamo fornire ai clienti un servizio di qualità, a prescindere dai dispositivi utilizzati“.
Apple, invece, ha concesso pochissime app ai concorrenti, e nessuna nel mercato mobile. Tra le eccezioni più note vi è sicuramente iTunes, che venne rilasciato anche in versione Windows per aumentare le vendite degli iPod.
Certo, non tutti i servizi di Google o di Microsoft sono disponibili su iOS. Ad esempio, manca Google Wallet, così come manca una vera e propria integrazione con i comandi vocali presenti nei dispositivi Android. Inoltre, le interfacce utente sono completamente diverse, così come i gradi di personalizzazione che, su Android principalmente, sono notevolmente migliori rispetto ad iOS. Insomma, i motivi per scegliere Android o Windows Phone piuttosto che iOS ci sono, ma in ogni caso gli utenti iOS hanno la possibilità di avere a disposizione un parco applicazioni molto più completo, che abbraccia anche i principali servizi della concorrenza.
Di contro, gli utenti Android non hanno tutte le app che Microsoft e Amazon offrono su App Store, gli utenti Windows hanno una scelta limitata di app e gli utenti Amazon sono quelli più penalizzati da questo punto di vista.
Cosa significa tutto questo? Come riporta AllThingsD: la maggiore scelta di app non è sufficiente a giustificare da sola l’acquisto di un iPhone o un iPad. Ma se lo fate, sappiate che potrete godere di molte delle applicazioni chiave degli altri produttori di sistemi operativi mobile.