Sono diversi anni che lavoro a stretto contatto con i giovinastri e ne ho già viste di ogni sorta. Studiare il meno possibile sembra per alcuni una vera e propria missione e tentare di copiare, un’abilità sopraffina. Il motto è quasi sempre “massimo utile con il minimo sforzo, Prof.” (non per tutti, per carità!) e la quantità di materiale che a questo scopo accorre in loro aiuto è sconfinata. “Ragazzi, per le vacanze leggete: I dolori del giovane Werther”, e giù di riassuntini scaricati da ogni genere di sito internet. In questo periodo, poi, che ci accingiamo alla chiusura del secondo quadrimestre, i ragazzi sono effettivamente (e legittimamente) stressati. Farebbero di tutto pur di avere tra le mani dei buoni riassunti volti all’assimilazione di quante più informazioni possibile e attraverso questo articolo forniamo loro una “possibilità di salvezza”: sono disponibili sottoforma di applicazioni i Suntini di Edipress.
6 applicazioni universali per iPhone e iPad contenenti i riassunti ed il materiale del programma scolastico di alcune delle materie più importanti, tra cui: Storia, Filosofia, Grammatica Italiana, Diritto Privato, ecc. (Ehi, ma letteratura tedesca??? Niente, per i miei non c’è speranza!).
Ogni app dei Suntini è proposta al prezzo di 1,59 euro e rappresenta uno strumento di approfondimento effettivamente utile ed estremamente valido.
Questo l’elenco delle app disponibili:
– Storia
– Filosofia
– Storia dell’Arte
– Sociologia
– Grammatica Italiana
– Diritto Privato
Ragazzi, no: all’interno dell’applicazione non troverete schemini ‘diversamente furbi’ in stile:
– Talete = acqua
– Anassimene = aria
– Eraclito = logos.
Il materiale proposto è articolato e approfondito; l’applicazione Storia dell’Arte, per esempio, consta di 173 pagine relative a 4 secoli.
Guardate l’indice:
Questa, invece, è una delle 3 micro-pagine dedicate a Leonardo:
La dimensione dei caratteri è modificabile, ma grosso, grossissimo elemento di disturbo: gli argomenti non sono selezionabili dall’indice. Non si può scegliere di andare a leggere tutto ciò che riguarda Giovanni Antonio Canal (1700) se non scorrendo col dito le 160 pagine che lo precedono.
E ancora: chiudendo e riaprendo l’applicazione, veniamo gettati sull’ultima pagina che abbiamo consultato, “ma se sono arrivato a Canal e avessi riaperto semplicemente per dare un’occhiata a Piero Della Francesca, che faccio?” Torna indietro col dito di 128 pagine!!
Modalità Landscape? Non esiste, o meglio: si, ma non saranno 2 le pagine visualizzate. Niente interazione, nessuna possibilità di inviare i documenti (o parte degli stessi) attraverso mail…
Queste, in effetti, alcune mancanze.
Ad ogni modo, vi forniamo di seguito il link di collegamento diretto alla pagina dello sviluppatore perchè possiate farvi un’idea più precisa di quanto finora riportato e per concludere incollo (giacchè l’abbiamo citato) quattro esilaranti righe redatte da Barbara Alberti, sperando di farvi cosa gradita:
Ho fatto leggere i Dolori del giovane Werther ad un sedicenne d’oggi che non legge. E’ arrivato in fondo, entusiasta: “Vado pazzo per quell’ozioso che passa il tempo a parlare d’amore, e quando sarebbe il momento di mettere la testa a posto, pur di non andare a lavorare, si spara un colpo”
Che dite, l’avrà letto su qualche riassunto??!