Continua la pubblicazione di una serie di guest post scritti da Marco Magnocavalloche raccontano, giorno per giorno e per una settimana, la realizzazione di un’app per iPhone, dall’idea iniziale alla pubblicazione su App Store. Buona lettura.
Riparto dagli ultimi pensieri della notte: come potrei realizzare un micro-sistema di A/B testing al volo? Deve essere una cosa implementabile in qualche ora, non giorni.
Potrei usare un sistema pecoreccio di questo tipo: un file JSON su un server web con l’elenco delle varie frasi da utilizzare e la percentuale di pressione per ognuna di queste.
L’app scarica a ogni avvio il file JSON e lo usa quando l’utente clicca sul tab “Mercato” per visualizzare un testo diverso ogni volta (note to self: attenzione però che ogni utente deve vedere sempre la stessa frase – o forse no… Da pensarci). Poi devo fare in modo che quando l’utente acquista con in-app purchase l’applicazione mandi un segnale a qualche servizio di statistica indicando qual è stata la frase che ha scatenato la vendita. Per questo potrei usare Flurry o Google Analytics oppure anche Mixpanel. Tutti e tre i servizi hanno un buon SDK iPhone che si caccia nel progetto in cinque minuti.
E’ tempo d’iniziare a ragionare sull’icona. Tempo purtroppo non ne ho per andare su 99designs o su altri siti simili e lanciare un concorso. Provo a ingegnarmi da solo, il risultato non sarà un granchè ma la corsa contro il tempo continua.
Una casa stilizzata? Banale. Una mappa con un pin? Sembrerebbe l’icona di Google Maps. Un cartello di “vendesi”? Ecco, questa potrebbe funzionare, c’è solo da capire se nel formato 57×57 pixel sarà un macello o si capirà qualcosa.
Apro Photoshop e in una mezz’ora capisco che per le mie capacità un’idea del genere è troppo complessa. Cambio idea, proviamo con una casa stilizzata su carta millimetrata. Tiro fuori una bozza dell’icona in una ventina di minuti. Non è il massimo ma forse ci siamo. Chiederò domani a Juliette di darmi una mano e ridisegnare l’icona in modo che scali bene in tutte le risoluzioni.
Kate si fa sentire di prima mattina, ha un paio di dubbi che le chiarisco al volo. Due minuti di chat e si rimette al lavoro.
Dopo qualche ora mi avvisa che sul tracker c’è una nuova versione del codice: scarico, compilo e testo sul simulatore e sul telefono. Siamo a buon punto, ora funziona la connessione con le API di Nestoria, il parsing e la visualizzazione degli annunci nella lista. Anche il design dell’interfaccia seppur ancora non finito al 100% mi sembra gradevole.
I prossimi step di sviluppo prevedono l’interfacciamento con le API di Google e la geolocalizzazione della posizione dell’utente da passare alle API. Anche la pagina dei settaggi è ancora da mettere in piedi.