Torino, ore 21:01: sono senza connessione Internet da 19 ore 48 minuti 56, 57, 58 secondi. ALT! Non posso avvertirne la mancanza come se fosse l’aria ad essere assente, è solo una stupida e del tutto accessoria connessione Internet! Solo? Ok, momento riflessione: quanto incide la presenza/assenza di Internet nella mia/nelle vostre vite? È davvero così indispensabile? E come ha cambiato o rivoluzionato le vostre abitudini? Ditelo al popolo di iPhoneItalia!
Mi alzo al mattino e la prima cosa che faccio, dopo aver trangugiato un ettolitro di caffè nero al volo, è accendere pc, telefono e iPod. Poi saluto chi vive con me (il quale credo si sia inconsapevolmente abituato a questa mia automatica sequenza di gesti), ma solo ‘poi’, quasi fosse più urgente scoprire quanto prima se qualcun’ altro (chiunque altro) mi abbia dato il buongiorno, on line.
Controllo mail: ‘chi mi ha comunicato cosa?’ spam spam, Notifica Facebook, apro Facebook, commenta il commento alla foto, nel frattempo chat di Facebook: ‘ehi!!’ (buongiorno numero 1).
Continuo a leggere mail: segnalazione articoli. Apro chat di Skype: saluta amici, saluta colleghi ‘Eccoti!!’ (buongiorno numero 2). Inizio il lavoro del blogger: apri blog, scrivi articoli, controlla commenti agli articoli, cerca fonti, contatta sviluppatori (e qui mi fermo, perché l’argomento non è di interesse comune).
Ho voglia di musica: apro applicazione Virgin Radio. Ho voglia di video: apro You Tube. Ho voglia di scambiare 4 chiacchiere con un amico: apro Msn. Ho voglia di vederlo, un amico: FaceTime. Nel frattempo, partono e arrivano mail; partono e arrivano frasi in chat; partono e arrivano messaggi; in una parola: COMUNICAZIONE. Si, perché se stiamo a vedere Internet è soprattutto questo: possibilità di comunicazione, o meglio: possibilità di comunicazione for free e no stop!
Certo, nessuno qui sta provando ad insinuare che queste stesse cose non siano ugualmente possibili senza l’ausilio del web; solo che esse si: sono possibili, ma… in un altro modo: meno velocemente, con minore immediatezza, con minore comodità, con maggiore dispendio di denaro. Tramite Internet la mia rete di amicizie si è estesa del 200%; fanno parte della mia quotidianità persone (che sento tutto il giorno, tutti i giorni) che non sono necessariamente i miei ‘vicini di casa’. Non percepisco (perché grazie ad internet, probabilmente, non esistono nemmeno più) distanze spazio-temporali. Il mio capo è di Salerno, il mio migliore amico di Colonia, i miei colleghi (lo sapete) di Siracusa, Mestre, Giovinazzo, Catania, Roma, Milano… eppure è come se fossero tutti qui: seduti alla scrivania di fianco a me.
Comunicazione no stop significa che posso parlare con chiunque, in qualsiasi momento, mentre sto facendo altro! La rete mi ha reso multitasking: ascolto musica, parlo in videochiamata, scrivo, lavoro, comunico comunico comunico con dozzine di persone, contemporaneamente. E’ come se ogni minuto, ogni istante, ogni momento della mia vita fosse stato elevato all’ennesima potenza!
Mi sento in ogni luogo, sempre. E invece, no: sono solo seduta di fronte ad un monitor!
Non fraintendetemi, vi prego: non reputo che due righe in chat possano equivalere ad una chiacchierata vera, con un amico fisico, al quale – se voglio – posso decidere di fare una carezza, allungando un braccio. No, certo che no! Quello che sostengo, però, è che internet abbia ‘aggiunto delle cose’, alle quali sento ormai di non potere/volere rinunciare.
D’altronde un sumero, sarebbe riuscito a rinunciare all’aratro? Un tedesco del post motore a scoppio, avrebbe mai detto: ‘Continuerò a spostarmi a piedi.’? Un italiano nel 1946, avrebbe esclamato: ‘Non lascerò entrare musica nelle mie stanze attraverso la radio’? Un adolescente degli anni ’90, avrebbe forse aprioristicamente rifiutato l’idea di inviare sms attraverso telefono cellulare? Se la risposta a tutte queste domande (e centinaia di migliaia di esse sarebbero ancora possibili) è: no, perché un ‘surfista’, quale tutti noi siamo, dovrebbe provare imbarazzo nel confessare il proprio disagio di fronte all’impossibilità di connettersi in rete?
Internet ha arricchito di nuovi contenuti la mia quotidianità; la possibilità di sentire costantemente tutte quelle persone che costituiscono i tasselli del mio mosaico, ha proporzionalmente aumentato la quantità di emozioni che provo. Il web mi permette riempire i ‘tempi morti’ della mia giornata di parole, immagini, contenuti, persone, sensazioni/opinioni/sentimenti espressi da quelle stesse persone con le quali, attraverso internet, sono in contatto. Non esistono più ‘tempi morti’ di alcun genere, se li colmo di rete. Ho arci-riempito la mia vita di contenuti (anche virtuali) che traboccano da tutte le parti e di questo sono felice.
E voi, invece: che rapporto avete con il web? Pensate abbia migliorato la vostra routine? E’ un elemento accessorio per voi, o al contrario: fortemente indispensabile?! Diteci la vostra, mentre io – nel frattempo, ahimè – torno a cercare di capire come rianimare il mio povero router per riprendere a cavalcare la mia tavola e schizzare così da una parte all’altra della globosfera. Come? Respirazione bocca a bocca, dite? Ok, ora provo!