iPhoneItalia intervista gli ideatori di I’mWatch, il primo orologio che si integra con iPhone!

Il nostro articolo dedicato ad i’mWatch, l’orologio tutto italiano in grado di interfacciarsi con iPhone, ha suscitato un notevole interesse e proprio per questo abbiamo deciso di intervistare i suoi due ideatori: Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini, il primo ingegnere il secondo architetto. Scopriamo tutti i dettagli di questo dispositivo!

i’mWatch” o più semplicemente “i’m” si collega infatti all’iPhone (ed in previsione anche ad altri telefoni) e quando arriva una telefonata, un sms, una e-mail, una notifica di Facebook o Twitter, o altre informazioni utili, come ad esempio il meteo della città in cui ci si trova, queste vengono tutte visualizzate sul display ad altissima risoluzione di “i’m”. Lo smartwatch permette inoltre di parlare in vivavoce e quindi senza dover estrarre dalla borsa o dalla tasca l’iPhone (funzione questa molto importante quando arriva una telefonata mentre si sta guidando). Tra le altre funzioni di “i’m” c’è la possibilità di scaricare ed ascoltare musica dall’iMusic Store, visualizzare la galleria immagini e scaricare le applicazioni dall’ i’m Store.
“i’m” è equipaggiato con un touchscreen da 1,55 pollici, connettività Bluetooth, Wi-fi e scheda di memoria da 4GB.

Ma ora vi lasciamo alla nostra intervista.

1. Quando è nata l’idea di creare I’mWatch e quanto tempo ha richiesto la sua progettazione?

L’idea risale all’estate 2009 anche se allora pensavamo ad un inedito watch phone di lusso per il quale abbiamo depositato un brevetto. Nel 2010 abbiamo ripreso l’idea di un orologio tecnologico che potesse comunicare con il telefono. L’idea di fondo è che tutti abbiamo un telefono ed un orologio, però tra i due non c’è alcuna comunicazione. “i’mWatch” nasce proprio per unire i due e sotto una veste di gioiello. La progettazione  ha richiesto oltre sei mesi.

2. Come vi siete divisi i compiti? Avete lavorato con un team?

Si, siamo un team di giovai ingegneri e designer, ognuno dei quali ha portato esperienza ed idee creative.

3. Al momento esistono già dei prototipi provati con iPhone? E se si, tutte le funzioni come le notifiche di SMS o messaggi Twitter o la possibilità di digitare numeri da chiamare, come vengono inviate ad iOS? c’è bisogno di effettuare il jailbreak su iPhone o funzionano normalmente?

Attualmente esistono alcuni prototipi che sono presso i nostri fornitori per l’avvio della produzione in serie. Alcune funzioni sono tipiche di un normale vivavoce/auricolare bluetooth. Altre funzioni invece sfruttano la connessione dati dell’iPhone attraverso la funzione di hot spot personale che Apple ha messo a disposizione con l’ultima release di IOS 4.3. Per la gran parte delle funzioni di “i’m” non c’è scambio diretto tra lo stesso e l’iPhone. Tutte le info di cui ha bisogno “i’m” si trovano in un server al quale si collega (attraverso l’iPhone). Una precisazione: inizialmente si pensava di utilizzare il tethering per il collegamento dati. Fortunatamente Steve Jobs ci fa facilitato la vita. Confermiamo che non è necessario il jalbreak. Su iPhone sarà installata una piccola applicazione che avrà il solo compito di raccogliere alcune info, quali ad esempio la posizione in cui si trova, ed inviarle al server a cui si collega “i’m”. Con questa info “i’m” può quindi, ad esempio, pubblicare sul suo display le informazioni meteo della città in cui si trova.

4. Come avete in mente di strutturare gli store di musica e app? Avete già degli accordi con case discografiche e sviluppatori? Che tipo di app ci saranno?

Gli store che stiamo sviluppando sono una versione semplificata di quelli di Apple e Android. L’idea di fondo è che l”utente si possa scaricare della musica direttamente sul proprio “i’m” indipendentemente dall’iTunes di Apple. Per quanto riguarda le applicazioni, il nostro sistema sarà aperto agli sviluppatori che vorranno realizzare delle piccole app che andranno ad incrementare e migliorare le funzioni base di “i’m”. Per quanto riguarda gli accordi siamo in fase di trattativa e non ce la sentiamo di sblilanciarci.

5. A che prezzo sarà venduto I’mWatch

L’idea di i’m è di un oggetto di classe anche nella sua versione più economica. I materiali scelti sono di altissimo pregio e molte parti di “i’m” sono realizzate ed assemblate a mano. Un esempio è il cinturino in caucciù realizzato da artigiani e cucito a mano. Il prezzo della versione in titanio sarà di 599 euro. Le versioni in oro giallo, rosa, nero avranno un costo di 11.999 euro mentre la versione in oro bianco e diamanti avrà un costo di 14.999 euro. La versione di “i’m Special” avrà un costo in base alle personalizzazioni richieste dal cliente.

Precisiamo che i’m è interamente MADE IN ITALY, tranne alcune componenti, quali il display che sono acquistate dai big mondiali.

Una particolarità di “i’m” è che l’hardware delle versioni in oro potrà essere sostituito con nuovi sviluppi che saranno fatti grazie al progresso della tecnologia. Questo permetterà al possessore di “i’m” di avere un gioiello tecnologico sempre all’avanguardia.

6. Questo progetto tutto italiano rischia davvero di fare il boom, quali sono le vostre aspettative?

Il nostro progetto è un successo assicurato. Noi ci impegniamo realmente soltanto in iniziative imprenditoriali di successo e nelle quali crediamo veramente. Noi facciamo cose che gli altri non fanno. Per citare un solo esempio, Winezero, il primo vino senza alcol al mondo. Con un laboratorio di ricerca italiano abbiamo messo appunto una tecnologia unica al mondo. Io come ingegnere mi concentro su tutte quelle che sono le innovazioni e/o nuove invenzioni legate alla tecnologia, Massimiliano come architetto e designer arricchisce i prodotti con lo stile, il design e il marketing. In tutto quello che facciamo ci ispiriamo alla citazione di Einstein: “tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”.  In questo caso gli sprovveduti sono due!

Un grazie a Manuel Zaenella e Massimiliano Bertolini per averci concesso questa intervista.

 


 

 

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