Mappe in iOS 6: tanti i difetti, ma abbandonare Google Maps era una scelta quasi obbligata

L’aggiornamento ad iOS 6 ha provocato le razioni contrastanti di chi (pochi) ha apprezzato il nuovo Mappe di Apple, e di chi (molti) ne ha criticato diversi aspetti. E’ indubbio che la nuova applicazione ha problemi anche abbastanza gravi, alcuni dei quali potranno essere risolti nel breve periodo, mentre altri richiederanno sicuramente un tempo maggiore. Apple si sta già muovendo in questo senso, reclutando ex-dipendenti Google e spiegando che Mappe, essendo un’app cloud, è destinata a migliorare con l’utilizzo costante. Per ora, però, siamo di fronte ad un’applicazione lontana dall’essere perfetta. Ma, come riportato da TUAW e da diverse altre testate, la decisione di Apple di lasciare Google Maps è giustificabile e, anzi, quasi obbligata. Scopriamo il perchè.

Come riporta TUAW, pensare che Apple abbia voluto abbandonare Google Maps solo per ripicca, o per scelta “aziendalista”, o per rendere la vita degli utenti più difficile (come si legge su alcuni quotidiani) è ingenuo e sbagliato. L’obiettivo di Apple è semplicemente quello di migliorare l’esperienza di mappe in iOS nel lungo periodo. La strada è ancora lunga, però, e solo il tempo ci dirà chi ha avuto ragione.

E qui il discorso si allarga al rapporto Android-iOS: gli utenti Android, dalla versione 2.0 uscita nel 2009, possono utilizzare Google Maps pre-installato sui propri dispositivi come navigatore turn-by-turn. Certo, non mancano i bug e i difetti, ma l’app è realizzata bene e, soprattutto, offre questa funzione in modo gratuito. Android sì, iOS no, pur avendo (fino ad iOS 5) installato nativamente Google Maps. Insomma, Google ha fatto una scelta giustificabilissima: la funzione turn-by-turn di Google Maps la attivo solo su Android, non su iOS. Insomma, Android sì, iOS no.

Perchè Google Maps in iOS non aveva questa funzione? Come spiegato da Ars Technica, il contratto di licenza per le API di Google Maps non consentiva questo tipo di utilizzo. Google è stata chiara: per i sistemi operativi di terze parti, niente navigazione turn-by-turn. E il divieto non dipendeva da Apple, dato che su App Store sono presenti decine di software di navigazione satellitare, ma solo dalle API di Google Maps.

Ma le due aziende non avrebbero potuto trovare un accordo per aggirare questo limite imposto dalla licenza d’uso? A quanto pare no. Come osserva il Wall Street Journal, Google non era assolutamente disposta a concedere la licenza turn-by-turn ad Apple. Forse l’azienda di Cupertino non ha spinto molto per convincere Google, o forse Google ha richiesto un accesso ancora maggiore ai dati degli utenti iOS che utilizzassero Mappe, fatto sta che l’accordo non è mai stato raggiunto. Il motivo più plausibile rimane la scelta, ripetiamo, giustificata, da parte di Google di mantenere la navigazione turn-by-turn di Google Maps come un’esclusiva del sistema operativo Android. Insomma, Apple ci ha provato, avendo come risposta un rifiuto da parte di Google.

Avere una funzione di questo tipo in modo gratuito e “nativo” sul proprio smartphone può fare la differenza, anche perchè le alternative sui vari store sono spesso costose. Apple voleva offrire questa funzione ai propri utenti, ma non poteva farlo con Google Maps.

Questa è una delle ragioni principali per le quali Apple ha scelto di abbandonare il vecchio Mappe. Una scelta maturata oltre un anno fa (e avallata da Steve Jobs, per chi se lo stesse chiedendo), quando la società di Cupertino si rese conto di non poter convincere Google. Da quel momento, Apple iniziò ad acquisire diverse aziende specializzate in geolocalizzazione e a stipulare accordi con TomTom per la fornitura delle mappe. Per Apple, il non poter offrire un navigatore turn-by-turn gratuito poteva convincere gli utenti a non utilizzare più l’iPhone. Forse è grossolano, magari è un motivo puramente commerciale, ma si tratta di una funzione reale per i clienti finali che Apple voleva assolutamente integrare in iOS 6.

Ora starà solo ad Apple correggere gli errori di questa prima versione di Mappe, cercando di migliorare le cose più importanti nel breve termine e di perfezionarla nei prossimi mesi.

 

 

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