Le mappe vettoriali in iOS 6 sono più efficienti di quanto si sia pensato fino ad oggi, in quanto Apple è riuscita a creare un modo che consente di memorizzare nella cache una vasta area circostante rispetto a quella visualizzata, in modo tale da consentire la navigazione satellitare anche in modalità offline. A scoprire questa interessante funzione è stato il sito AppleInsider, che ha effettuato una serie di test.
Mappe in iOS 6 è completamente diverso rispetto alla versione su iOS 5, in primis perchè Apple ha scelto di usare le mappe vettoriali e di attivare la navigazione turn by turn, cose che Google non avrebbe mai consentito su piattaforme diverse da Android, oltre ad altre caratteristiche come la visuale in 3D, la rotazione e la prospettiva.
L’uso della grafica vettoriale comporta un minor uso di traffico dati, circa l’80% in meno rispetto a Mappe di Google, ma anche la possibilità di scaricare grandi aree di mappe in modo veloce. Ad esempio, mentre in iOS 5 Google Maps doveva caricare singoli riquadri di mappe e ripetere l’operazione ad ogni diverso livello di zoom, ora l’applicazione è in grado di scaricare automaticamente vaste aree, a qualsiasi livello di dettaglio.
AppleInsider ha provato ad aprire Mappe e caricare online l’area di San Francisco. Questo gli ha permesso di inserire la modalità aereo e di navigare per tutti gli Stati Uniti in modalità offline e di raggiungere anche il Canada, ad un dettaglio che mostrava tutte le strade principali. Aumentando il livello di dettaglio e arrivando a visualizzare nel dettaglio autostrade e strade principali, Mappe è stato in grado di navigare offline per gran parte della California, uno stato grande più dell’Italia. A livello semplificato, si può navigare tutta la parte occidentale degli Stati Uniti. Dal test emerge che in alcuni casi si potevano visualizzare nel dettaglio singole aree che non erano mai state caricate online, proprio grazie al sistema di cache ideato da Apple. Il tutto, senza dover rinunciare alla visualizzazione 3D.
Ancora, il nuovo Mappe carica anche le immagini satellitare di base e le etichette principali delle città di tutto il mondo, sempre in modalità offline. Facendo lo stesso test, Google Maps su Android consente di scaricare offline un’area di soli 80kmq, e solo in modalità manuale, mentre Mappe in iOS copre l’intero stato della California e lo fa in automatico, senza che l’utente debba effettuare alcuna operazione. Come riporta AppleInsider, infatti, il nuovo Google Maps di Android rilasciato questa estate consente di selezionare manualmente alcune regioni che è possibile salvare offline sul dispositivo, tuttavia Google limita questa funzione ad una superficie massima di 80kmq. Google fornisce poi un dettaglio completo di tali mappe offline, ma la copertura è sensibilmente minore rispetto a quanto Mappe di Apple riesce a memorizzare in moto automatico.
Per acquisire un maggiore dettaglio nelle mappe offline in iOS 6, quando siete collegati ad internet provate soltanto ad ingrandire le regioni che desiderate visualizzare e in automatico iOS le conserverà per voi anche offline. Dal test, AppleInsider ha percorso virtualmente un lungo tratto di strada con il dettaglio al massimo quando era connesso ad internet, e dopo i tester hanno potuto navigare per l’intero tratto, allo stesso dettaglio, in modalità offline. Al momento, però, non è chiaro per quanto tempo tali mappe rimangano disponibili offline.
Non c’è dubbio, però, che il supporto automatico alla modalità offline è sicuramente migliore rispetto alle mappe in iOS 5. Insomma, Mappe di Apple ha un grande potenziale, nella speranza che presto vengano corretti i vari errori ancora presenti.